Scamacca vuol prendersi l’Italia: «Qui grazie a Gasperini. Ha saputo toccare le corde giuste»

Italia verso il debutto . Sabato sera l’esordio azzurro contro l’Albania. Il centravanti: «Quando Spalletti non mi convocava aveva ragione».

l centravanti che l’Italia cercava e che (probabilmente) ha trovato. Molto dipenderà da come andrà il match d’esordio dell’Italia domani sera (sabato 15 giugno) contro l’Albania a Dortmund dove il ct Luciano Spalletti dovrebbe confermare Gianluca Scamacca al comando dell’attacco dopo averlo «snobbato» nei mesi scorsi fino a non convocarlo per la tournée negli Stati Uniti a marzo. Salvo poi vederlo esplodere nell’Atalanta sotto la guida di Gian Piero Gasperini, risultando tra i protagonisti della conquista dell’Europa League e della rimonta in campionato coronata dal quarto posto e dalla qualificazione per la Chgampions League

«All’inizio ho pagato gli infortuni»

«La mancata convocazione in Usa è servita sì, poi sono andato dallo psicologo – ricorda l’attaccante romano –. Cosa mi è successo negli ultimi tre mesi? Non so se lo scrivono i giornali, ma ho avuto un po’ di infortuni a inizio anno, quindi se non stai bene come fai a giocare con Gasperini e come fai a giocare in generale nel calcio di oggi? Quando poi ho cominciato a star bene fisicamente e ad avere continuità, è andata come è andata». E così dopo l’exploit a suon di gol, compresi quelli segnati nell’impresa dell’Atalanta a Liverpool in Europa (doppietta in un 3-0 ormai diventato leggenda), Scamacca è stato convocato con l’obiettivo di Spalletti di affidargli l’attacco dell’Italia e spronarlo per fare sempre meglio.

«Io pigro? Ma se sono qua...»

«Se mi sento pigro? Non lo so, già che sono venuto qua... (in sala stampa per l’incontro con i giornalisti, ndr) e non mi sento pigro. Dietro questa parola il ct vuole dire tante cose, mi ha spronato, va bene così, ma io non mi sento pigro. La tourneè in Usa? Ha fatto bene Spalletti a non portarmi, non lo meritavo».

Quanto all’appunto su una certa mancanza di cattiveria, «ne sento parlare spesso. Sinceramente sento solo di essere utile alla squadra. In alcune partite ci sono più spazi, in altre meno. Ma l’importante è solo il risultato». Poi il numero nove azzurro a Euro 2024 si concentra sull’Europeo che sta per cominciare, non nascondendo le sue grandi ambizioni: «Penso che siamo un gruppo giovane, è iniziato un nuovo ciclo, c’è voluto un po’ di tempo per dimostrare la nostra forza e credo che uscirà nel nostro Europeo. Io mi sento bene e spero di aiutare questo gruppo e di arrivare il più lontano possibile. Vorrei emulare il gruppo del 2021 e quello dei mondiali del 2006, hanno scritto la storia e anche io vorrei restare nella storia della Nazionale. Con l’Albania sarà una partita difficile». Inevitabili i ringraziamenti al tecnico dell’Atalanta Giampiero Gasperini che lo ha voluto fortemente e lo ha saputo aspettare: «È un momento importante per la mia carriera – avverte Scamacca – ci arrivo dopo un bel finale di stagione, spero di portare positività e gol. Un pensiero a Gasperini? Se sono qui tanto è merito suo, lui è riuscito a toccare le corde giuste per farmi fare clic. A lui devo molto».

Infine il giocatore nato e cresciuto nelle giovanili della Roma pensa alla partita con l’Albania dove è atteso tra i protagonisti: «Immagino un esordio vincente. Conta il risultato, conta vincere, non solo gol o assist. Cosa mi ha detto Totti nell’incontro dei numeri 10 a Coverciano? Che dal vivo sono più grosso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA