La «Rosa Camuna» all’Atalanta, Percassi: «E ora battiamo la Fiorentina»

IL RICONOSCIMENTO. Nerazzurri premiati mercoledì 29 maggio a Palazzo Lombardia. Il presidente Percassi: «La mia storia nasce proprio con l’Atalanta».

L’Atalanta, vincitrice dell’Europa League, nella giornata di mercoledì 29 maggio ha ricevuto a Palazzo Lombardia il premio «Rosa Camuna», la più alta onorificenza istituita dalla Regione, attraverso la quale viene riconosciuto pubblicamente l’impegno, l’operosità, la creatività e l’ingegno di coloro che si sono particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia. Il riconoscimento anche all’Inter per la vittoria della Serie A, al Como per aver trionfato in Serie B e al Mantova per la promozione dalla Serie C.

Percassi: «Voglio fare i complimenti a Marotta (anche lui tra i premiati, ndr), un vero fuoriclasse, ha giocato anche nell’Atalanta e qualcosa ha imparato»

A ritirare il premio il presidente Antonio Percassi: «Stiamo vivendo un momento pazzesco e la mia storia nasce proprio con l’Atalanta, quando a 15 anni iniziai nel settore giovanile, fino a 22 anni. A 40 anni sono rientrato nella società e abbiamo fatto ripartire tutto un mondo nuovo e sono arrivate tante soddisfazioni. È un riconoscimento per tutta la società, composta dal mister, dai ragazzi, da chi lavora per l’Atalanta. È per tutti loro. Voglio fare i complimenti a Marotta (anche lui tra i premiati, ndr), un vero fuoriclasse, ha giocato anche nell’Atalanta e qualcosa ha imparato».

«È stata una settimana decisamente molto intensa - continua Percassi - in qui è andato tutto bene. Ma dobbiamo continuare così. E vincere anche con la Fiorentina per conquistarci anche il terzo posto e farlo diventare un anno indimenticabile».

Premiata Paola Magoni

Il riconoscimento anche a Paola Magoni, sciatrice, medaglia d’oro nello slalom alle Olimpiadi di Sarajevo 1984: «Ringrazio Regione Lombardia e mi auguro che in futuro in Lombardia si possano portare nuovi campioni nello sci».

Le menzioni

Una menzione speciale è andata al loverese Salvatore Lentini, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Sovere; un’altra è stata consegnata a Camillo De Milato, generale in congedo dell’esercito, originario della Puglia, trapiantato a Milano, residente a Bagnatica. Lentini ha introdotto, ormai oltre dieci anni fa, nella scuola dell’alto Sebino, i principi pedagogici e organizzativi del modello «Scuola senza zaino» e l’esperienza soverese viene oggi studiata in tutta Italia e anche oltre confine. De Milato, già vincitore dell’Ambrogino d’oro assegnato dal Comune di Milano, nel capoluogo lombardo ha guidato per dieci anni la fondazione «Asilo Mariuccia» ed è promotore di una lunga serie di iniziative a carattere sociale e solidale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA