La famiglia del ciclismo piange Serpellini

IL RICORDO. A 90 anni ci ha lasciato Giuseppe Serpellini, per tutti Beppe, mitico personaggio del ciclismo orobico.

Attivo dagli anni ‘50 diffuse la passione per il ciclismo non solo nella zona di Sovere dove abitava, ma nell’intera provincia e oltre. Indimenticabile la rivalità sportiva che lo divideva da Pierino Rovaris, confronti che si ripetevano ogni domenica su strade sterrate, risvegliando tra gli sportivi l’interesse e l’amore per lo sport che il tragico evento bellico aveva forzatamente messo da parte.

Abbiamo scritto di Rovaris perché è rimasto nella mente d’allora piccolo tifoso, ma altri corridori dell’epoca contribuirono al rilancio del ciclismo. Beppe lo ricordiamo vincitore di un Campionato italiano del Csi, di gare importante come, ad esempio, il Gran premio Pirelli. Consegnata all’archivio al propria carriera se ne è aperta un’altra altrettanto ricca di momenti emozionanti, divisi con la moglie Alba. Tre i loro figli, in ordine di età Marcello, Marco sicuramente il più conosciuto, e Mario. Marcello si è fatto da parte dopo gli juniores, mentre i fratelli i hanno puntato diritto al professionismo. Figurarsi la soddisfazione di Beppe! Mario si era fatto strada tra gli allievi vincendo il Campionato italiano a Pieve Vergante, ma il leader di casa Serpellini è sicuramente stato Marco, campione del mondo juniores e una carriera più che dignitosa divisa in 14 anni di pedalate da professionista . Ce n’era a sufficienza nel cuore di Beppe per sentirsi tanto ciclisticamente gratificato dai figli. A Natale la sua salute a iniziato a preoccupare, negli ultimi giorni il tracollo. I funerali si terranno domani alle 9 nella chiesa di Sovere.

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