Karate, tricolori di kata U14: Sigismondi d’argento, vanno in tre sul podio

ARTI MARZIALI. Nella stessa gara da annotare anche i due bronzi di Frigeni (pure lei Master Rapid Bg) e di Beretta (Csk Master).

Erano sessanta femmine e sessanta maschi alla conquista di una medaglia ai Campionati italiani Under 14 di karate specialità kata della federazione Fijlkam/Coni a Ostia, ma i posti sul podio erano solo 4 per le ragazze e 4 per i ragazzi. Il risultato è stato avvincente, scorrendo la classifica femminile. Prima Sofia Crucitti di Biella, poi tre bergamasche: 2ª Noemi Sigismondi (Master Rapid Bg), terze Michela Frigeni (Master Rapid Bg), Martina Beretta (Csk Master) , 7ª un’altra orobica, Giulia Amaglio (Master Rapid Bg). Bergamo e le bergamasche uber alles con buona pace per le altre 55 aspiranti al podio. È sfuggito l’oro ma l’andamento della gara sancisce che la prossima volta sarà oro zecchino orobico perché la finale 1°-2° posto fra Sigismondi e Crucitti è finita sul filo dei decimi di punto: punteggio di 23,3 per il kata Suparinpei di Crucitti e di 23,1 per l’Ohandai di Sigismondi.

Noemi è arrivata alla finale dopo aver vinto e superato tre eliminatorie: la prima con il kata Heiku e punteggio 23,4, poi Anandai (23,3), Papuren (23,4), quindi la finale. Anche altre bergamasche hanno veleggiato alla pari di Crucitti e Sigismondi e sono state le terze classificate Frigeni e Beretta: Frigeni ha passato tre eliminatorie con i kata Heiku (12,0), Anandai (23,3) e Papuren (23,0); nella finalina 3°-5° posto, con il kata Ohandai (23,9) ha staccato nettamente Danila Refano di Ragusa e il suo Kushimoto no kushanku (22,1). Beretta ha superato tre eliminatorie con i kata Anandai (22,6), Papuren (23,0) e Chatanyara Kushanku (22,9), nella finalina 3°-5° posto con il Chibana no Kushanku (23,6) ha battuto Francesca Cambilargiu di Sassari e il suo Heiku (22,3). Giulia Amaglio ha superato due eliminatorie, ha perso la terza ed è stata settima.

Nei maschi quinto posto del campione regionale Eros Moretti che è andato avanti in tre eliminatorie con il Gojushiosho (22,4), il Gojushiodai (22,3) e il Sansai (22,4): la finalina 3°-5° posto è stata da tachicardia visto che Luca D’Auria di Taranto ha vinto per un decimo di punti, 22,3 a 22,2. Riscontri convincenti da parte dei giovani agonisti orobici che hanno certificato una già affermata continuità di podi e medaglie per il futuro.

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