Sport / Valle Brembana
Giovedì 23 Gennaio 2025
Ilaria Ghisalberti si racconta: dalle Nere di San Simone alla Coppa del Mondo
LA STORIA. Originaria di Zogno, ha studiato all’iSchool: oggi è una delle protagoniste dello sci nazionale.
«Probabilmente non scierà mai più». Questa è stata la sfortunata sentenza dell’insegnante di sci al termine della sua prima lezione sulle piste - le nere di San Simone – a soli tre anni. Oggi, a distanza di 21 anni, Ilaria Ghisalberti è un’atleta di punta dello sci alpino italiano, che sta emergendo grazie al suo talento e – soprattutto – alla sua determinazione, perché, come lei stessa ha dichiarato con convinzione, «per scalare la piramide bisogna avere fame».
Da Zogno alla Coppa del mondo
Classe 2000, originaria di Zogno, la formazione presso il Liceo Scientifico (indirizzo Scienze Applicate) di iSchool, Ghisalberti è oggi una delle protagoniste della Coppa del Mondo di sci, ma si conferma una campionessa anche fuori dalle piste. Tenacia, impegno e costanza sono le qualità che le hanno permesso di arrivare a gareggiare ad alto livello e che la contraddistinguono sin dall’adolescenza. «La voglia di eccellere e la capacità di organizzarsi sono due requisiti essenziali per qualsiasi giovane atleta che aspiri a intraprendere una carriera sportiva d’élite, ma conciliare le due strade non è mai facile» racconta Ghisalberti «In questo iSchool mi è stata molto d’aiuto, permettendomi, grazie a programmi personalizzati, di coltivare la mia passione per lo sci senza sacrificare il mio percorso scolastico».
Al fianco di Goggia e Brignone
Parole di gratitudine anche nei confronti del proprio team: malgrado lo sci alpino sia uno sport individuale, Ghisalberti sa bene quanto sia cruciale il supporto dell’affiatato entourage che la circonda, dagli allenatori ai fisioterapisti, passando naturalmente per le compagne di squadra. «Allenarmi con atlete del calibro di Sofia Goggia e Federica Brignone e poter chiedere loro consigli è un privilegio. Le ammiro molto e cerco di trarre spunto da loro per crescere come atleta», afferma.
La discesista della Val Brembana ha esordito in Coppa Europa nel 2017 e nel 2020 in Coppa del Mondo, senza mai fermarsi un attimo e quasi senza rendersi pienamente conto di star approdando sulla vetta dello sci alpino italiano. «Ovviamente questo è un percorso, ci si
ritrova nell’alto livello ma non lo si realizza subito. Iniziamo praticamente tutti da bambini facendo le prime garette, quasi per gioco. Il punto di svolta è arrivato lo scorso anno, in una gara di Coppa del Mondo. Ho avuto una prima parte di gara veramente buona, e dopo la discesa mi sono detta: “Ok, forse ci sono. Valgo anch’io questo livello”. Da quel momento ho iniziato ad avere una visione».
E possiamo dire che questa visione abbia dato risultati più che concreti: la vittoria nella classifica di Coppa Europa dello scorso anno ha rappresentato un traguardo importante, che ha segnato il suo ingresso nella Coppa del Mondo. Nonostante alcune difficoltà durante la stagione, Ghisalberti racconta la stagione passata con grande lucidità e soddisfazione: «È stato difficile, molte gare sono state cancellate per il mal tempo e avevo molta pressione sulle spalle, ma sono riuscita a trasformarla in carica agonistica. Nelle ultime settimane sentivo un fuoco che mi ha permesso di recuperare e vincere quella classifica. Vittoria che mi ha portato oggi alla Coppa del Mondo».
In pista a Plan de Corones
Reduce dal gigante di Coppa del Mondo a Plan de Corones, la sciatrice bergamasca si dice soddisfatta del risultato ottenuto su una pista particolarmente impegnativa «Il lavoro tecnico è ancora tanto, ma sono fiduciosa e motivata a migliorare costantemente».
Con la testa già alle prossime gare di Coppa Europa, Ghisalberti non vede l’ora di tornare in pista il 22 febbraio, a Sestriere, per la tappa torinese della Coppa del Mondo. Ma Ilaria non sembra affatto incline ad accontentarsi: si dice determinata nel continuare a lavorare, con la consapevolezza che la strada verso il successo è fatta di costanza, sacrificio e passione, e con la volontà di continuare a migliorarsi «per andare sempre più forte».
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