Il quartetto azzurro dell’inseguimento è di bronzo grazie a Chiara Consonni e Martina Fidanza

CICLISMO SU PISTA. Mondiali in Danimarca: le bergamasche trascinano l’Italia sul podio. Rammarico per la sconfitta in semifinale contro la Germania. Oro alla Gran Bretagna.

A Ballerup, in Danimarca, dove sono in corso i Campionati del Mondo di ciclismo su pista, il quartetto azzurro femminile dell’inseguimento a squadre si è preso la medaglia di bronzo imponendosi nella «finalina» con evidente facilità sulle canadesi. Il ct Marco Villa ha schierato le bergamasche Chiara Consonni e Martina Fidanza, unitamente alla milanese Martina Alzini e alla toscana Vittoria Guazzini: considerata la netta supremazia la conquista del bronzo non ha sorpreso. Piuttosto, le azzurre si sono lasciate sorprendere in semifinale dalle tedesche, che fino a un km dalla conclusione sembravano spacciate: in quel caso Villa aveva deciso di affiancare a Consonni, Alzini e Guazzini la Peternoster, lasciando in panchina Fidanza. Sicuramente l’avrebbe inserita nella finalissima contro le britanniche, solo che le tedesche hanno guastato la festa. Le medaglie d’oro se le sono messe in valigia le britanniche, forti delle due Morris e della Knight, ma soprattutto di quella forza trainante che ancora una volta si è rivelata Archibald.

Moro decimo nel keirin

Stefano Moro, 27 anni, di Fontanella, schierato nel kerin, ottiene il secondo posto in qualificazione ed è 10° nella classifica finale. Elia Viviani ha concluso 16° nello scratch: titolo al giapponese Kuboki (il connazionale Yamasaky si era assicurato poco prima l’oro nel keirin), l’argento al danese Hansen, il bronzo al francese Petit. Nell’eliminazione femminile la trentina Paternoster si è fermata al quarto posto (in vetta la neozelandese Wollaston).

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