Sport / Bergamo Città
Mercoledì 20 Novembre 2024
Il caso Diarra e il trasferimento dei calciatori, un convegno in Università
L’INCONTRO. Dopo il caso Diarra, un convegno sui rapporti di lavoro tra giocatori e club: un tema che coinvolge l’intero sistema dei trasferimenti dei calciatori. Il 21 novembre in Università a Bergamo un convegno.
Dopo la sentenza Superlega, il 4 ottobre 2024 la Corte di giustizia Ue si è pronunciata nel caso del calciatore francese Lassana Diarra dichiarando che talune regole contenuta nel Regolamento Fifa sullo status e sui trasferimenti dei calciatori (Rstp) sono restrittive sia del principio della libera circolazione dei lavoratori (art. 45 Tfue) sia della libertà di concorrenza (art. 101 Tfue).
Nello specifico, la sentenza della Corte di giustizia ha riguardato le regole FIFA che fissano i criteri in base ai quali calcolare l’indennità dovuta dal calciatore in caso di risoluzione del contratto senza giusta causa, la responsabilità solidale del calciatore e del nuovo club al pagamento di tale indennità, la presunzione a carico del nuovo club di aver indotto il calciatore a risolvere il contratto senza giusta causa, il divieto per il nuovo club di tesserare nuovi giocatori per due periodi consecutivi di tesseramento se la risoluzione del contratto avviene nel c.d. periodo protetto nonché il potere della federazione cui appartiene il club il cui contratto è stato risolto senza giusta causa di non rilasciare il certificato internazionale di svincolo a favore del nuovo club.
La Fifa ha prontamente aperto una consultazione pubblica invitando tutti i soggetti interessati a comunicare le proprie osservazioni e proposte di modifica dell’attuale normativa
Le conseguenze del caso Diarra
Si tratta di una pronuncia di straordinaria importanza e rilevanza, potenzialmente in grado di incidere sui rapporti di lavoro tra giocatori e club e di ridisegnare l’intero sistema dei trasferimenti dei calciatori. Una riduzione delle indennità dovute in caso di risoluzione anticipata del contratto di lavoro da parte del calciatore potrebbe, da un lato, agevolare la mobilità dei calciatori “sotto contratto” e, dall’altra parte, incidere negativamente sullo stesso valore attribuito ai calciatori dai vari club, costringendo questi ultimi a rivedere le proprie politiche e strategie fondate sul player trading.
Per tali motivi, all’indomani della pronuncia della Corte di giustizia Ue la Fifa ha prontamente aperto una consultazione pubblica invitando tutti i soggetti interessati a comunicare le proprie osservazioni e proposte di modifica dell’attuale normativa.
Un convegno in Università
La sentenza Diarra ed il suo potenziale impatto verrà analizzata nel corso del convegno, organizzato da Stefano Bastianon dell’Università di Bergamo, che si svolgerà il 21 novembre alle 14.30 presso il polo giuridico-economico dell’Università di Bergamo, in via Caniana.
Il convegno, organizzato in collaborazione con HServizi SpA, Cus Bergamo e Sidi-Dies, sarà moderato da Xavier Jacobelli, editorialista del Corriere dello Sport e di Tuttosport nonché commentatore di Raisport, e vedrà la partecipazione di numerosi esperti del mondo calcistico, tra cui Andrea Butti (Lega Serie A), Umberto Marino (Atalanta BC), Valerio Bernardi (FIGC), Daniele Muscarà (AIAS) e Federico Venturi Ferriolo (LA Studio Legale).
© RIPRODUZIONE RISERVATA