«Il biglietto per il Real non ce l’ho, ma voi vincete anche per me»

LA LETTERA. Giulio Regonesi, 9 anni di Bergamo, ha scritto una letterina all’Atalanta che la sua mamma ha spedito a L’Eco di Bergamo. «Santa Lucia arriva tardi per chiederle due ingressi, ma io sono felice lo stesso».

La lettera l’ha scritta sul suo diario di quarta elementare, di Harry Potter, pagine che poi mamma Marianna ha ritagliato quando, sfogliandolo, ha trovato quel racconto dolcissimo in bella grafia che ha un inizio in stampatello: «Cara ATALANTA». Giulio Regonesi, 9 anni di Colognola, aveva in queste settimane un sogno nel cassetto e ci si è messo d’impegno per realizzarlo: il 26 novembre, zaino in spalla prima di andare a scuola, alle 7 del mattino si è messo in fila dal tabaccaio del suo quartiere: «Dal signor Flavio ci si collegava per i biglietti contro il Real Madrid e con mio papà ci abbiamo provato. Si è fatto tardi e sono andato a scuola felice, perché ero convinto che ce l’avremmo fatta».

Un problema che solo Santa Lucia, secondo Giulio, avrebbe potuto risolvere: «Ho pensato a lei, ma la partita – continua la letterina – è il 10 e lei arriva il 13. La mamma mi ha spiegato che era una cifra grande anche per Santa Lucia che deve fare i regali a tanti bambini. Vabbè, io non verrò allo stadio ma voglio dirti di mettercela tutta»

Giulio racconta la storia in 6 pagine di letterina fitta fitta: «Quando sono tornato a casa ho scoperto che i biglietti erano già finiti e rimanevano quelli da 290 euro». Nella missiva spiega bene con tanto di somma eseguita in colonna: «Io non posso venire da solo perché ho 9 anni e devo comprarne due così mi porta il mio nonno Carlo. Vedi Atalanta: ho fatto l’operazione e ho capito che aveva ragione papà e 580 euro sono proprio tanti». Un bel problema insomma, che solo Santa Lucia, secondo Giulio, avrebbe potuto risolvere: «Ho pensato a lei, ma la partita – continua la letterina – è il 10 e lei arriva il 13. La mamma mi ha spiegato che era una cifra grande anche per Santa Lucia che deve fare i regali a tanti bambini. Vabbè, io non verrò allo stadio ma voglio dirti di mettercela tutta. Lo so che il Real è forte e io non sarò lì a fare il tifo ma tu vinci».

«Ho capito che Santa Lucia proprio non ce la faceva e allora le ho chiesto la maglia dell’Atalanta con il mio nome e il numero 17, il giorno del mio compleanno»

La lettera finisce con Forza Atalanta e mamma Marianna con papà Marco spediscono la lettera a L’Eco: «Abbiamo deciso di inviarla perché Giulio non ha fatto capricci e la lettera l’ha scritta perché voleva far sentire il suo tifo alla squadra: ha questa grande passione, per lui è un rito vedere le partite con nonno Carlo». Tifoso storico: «È un mio cugino – spiega Marco Regonesi - ha 70 anni: Giulio non ha più i nonni e Carlo è il suo nonno acquisito: lo porta ad allenarsi a pallone e quando riesce vanno allo stadio insieme. Il 4 giugno del 2023 Giulio è andato per la prima volta al “Gewiss”: foto e biglietti li ha voluti incorniciare». E Giulio conferma: «Quando vado allo stadio è bellissimo ma va bene anche dalla tv. Il nonno Carlo viene a casa mia che ho Sky, o vado da lui a vedere Dazn: ho sciarpa e tromba che uso quando l’Atalanta fa gol» racconta Giulio che ammette: «Ho capito che Santa Lucia proprio non ce la faceva e allora le ho chiesto la maglia dell’Atalanta con il mio nome e il numero 17, il giorno del mio compleanno». Autografata? «No– spiega subito -, non potrei usarla. Io invece la voglio mettere per andare a scuola e allenarmi. Poi una volta cercherò di incontrare Lookman e Retegui: sono i miei idoli». Mamma Marianna sorride e ammette: «La lettera ci ha intenerito: ogni volta che Giulio va allo stadio è un’emozione. Carlo gli ha regalato i biglietti per Atalanta-Milan e lui ha commentato che quel regalo era già come Santa Lucia».

Una raccomandazione al Gasp

La sua lettera è per noi adulti una storia di Natale speciale, perché non chiede nulla ma racconta un sogno: «Una cosa la vorrei chiedere - ammette Giulio -: una raccomandazione per Gasp. Non ne ha bisogno, ma se lo incontro glielo dico lo stesso: “Mister, allenali bene e vinci un po’ per me che contro il Real ti guarderò felice dalla tv”».

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