
(Foto di Colombo/Fidal)
OLIMPIADE DI PARIGI. Emmanuel Ihemeje, 25enne giramondo cresciuto nella Bassa e sportivamente nell’Estrada, mercoledì 7 agosto andrà a caccia della finale del salto triplo nelle qualificazioni che scatteranno alle 19.15.
Per conquistare un posto nella finale, in programma venerdì sera 9 agosto, Ihemeje dovrà come minimo saltare la misura di 7 metri e 10 centimetri oppure sarà sufficiente essere tra i primi dodici. Il portacolori dell’Aeronautica militare, che nove mesi all’anno vive negli Stati Uniti, è ottimista: «Nell’ultimo periodo di preparazione è filato tutto liscio, ora è il momento di fare sul serio e dimostrare quello che valgo». Emmanuel vanta un primato stagionale di 17.03 metri, mentre il suo primato personale l’ha fissato nella scorsa estate con 17,29.
Ihemeje rincorrerà la sua seconda finale ai Giochi olimpici, a Tokyo nel 2021 fu undicesimo e c’è da dire l’atleta di origine nigeriana è sempre riuscito a qualificarsi per le finali delle manifestazioni internazionali più importanti alle quali ha partecipato. In casa Italia, oltre che su di lui, i riflettori saranno puntati su Andrea Dallavalle e su Andy Diaz, 28enne d’origini cubane cittadino italiano da pochi giorni, tra i papabili per una medaglia grazie al personale di 17,75. La gara del salto triplo ha tutte le premesse per risultate una delle gare più combattute, e spettacolari, della storia della specialità.
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