Goggia-Vonn, le due regine a braccetto verso il rientro

SCI. L’orobica e l’americana si sono incrociate a Copper Mountain: potrebbero debuttare in coppia

Una foto sui social e i sogni vengono «stappati» in un attimo. Sofia Goggia immortalata alle spalle di Lindsey Vonn durante un allenamento insieme a Copper Mountain che in un attimo diventa virale. La gioia della campionessa bergamasca non si percepisce solamente dalla caption «Scatto rubato all’allenamento di oggi... con la Lindsey», ma anche dal cuoricino che segue e dal desiderio di condividere (anche nello stato WhatsApp) un momento dai molteplici significati e che, per certi versi, fa storia. Anche perché a breve sarà di nuovo tempo di sfida. Tra la maestra e l’allieva, tra il mito e la regina della velocità di oggi. Lindsey idolo di Sofia, Sofia nominata da Lindsey come sua erede. Un feeling innato tra due impareggiabili comunicatrici unite da un rapporto speciale, abituate a vivere la competizione e lo sport a tutta, ma anche capaci di rialzarsi più volte dopo che vari incidenti ne hanno messo alla frusta la tenuta psicofisica.

Se per Goggia il debutto stagionale è fissato da tempo a Beaver Creek il 14 e 15 dicembre per discesa e Superg, per Vonn (ultimo acuto il bronzo mondiale ad Are il 10 febbraio 2019) tuttavia aleggia un punto di domanda legato ad una norma della Fis che le impedirebbe d’essere al cancelletto sulla Birds of Prey. Questione di un minimo di punti e di una norma che, se nel maschile è stata aggirata per consentire il «come back» a Marcel Hirscher attraverso una wild card, nel contesto femminile - almeno per ora - non è stata ancora modificata.

In attesa di sviluppi e senza escludere ulteriori colpi di scena, ci piace pensare che entrambe allacceranno il casco nella stessa circostanza e torneranno ad avere addosso gli occhi del mondo. 82 vittorie contro 24, 40 anni l’una e 32 l’altra, 8 coppe di discesa contro 4 e un oro olimpico ciascuna in libera. Vonn l’ha vinto a Vancouver, in Canada, nel 2010 mentre SuperSofi a Pyeongchang nel 2018 con tanto di siparietto a distanza una volta che la Wonder Woman americana aveva tagliato il traguardo - bronzo, dietro alla norvegese Raghnild Mowinckel - con tanto di mano puntata in direzione dell’azzurra e con il sorriso come a dire: «Amica mia, oggi è il tuo giorno». Fotogrammi che vanno oltre l’agonismo e che hanno sempre contraddistinto un legame pronto a trasformarsi nuovamente in sanissima rivalità. Pur partendo entrambe in stile «tabula rasa» con tanti nodi da sciogliere e senza particolari obiettivi. Se non quello di divertirsi e spostare ancor più su l’asticella dell’impossibile che diventa possibile. Una modalità che, parafrasando lo spot della bevanda energetica che le accomuna anche commercialmente, è in grado di mettere le ali.

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