Goggia pronta al rientro il prossimo weekend: «Ma prima tifo Atalanta»

SCI . Sofia Goggia alla vigilia del suo rientro e della fine di un incubo dice: «Una cosa è certa domani si tifa per la Dea».

«Una cosa è sicura: domani tifo Dea». Lo dice Sofia Goggia, che prima del rientro allo sci agonistico, dopo otto mesi di stop per infortunio, pensa all’Atalanta, la sua squadra dl cuore, che martedì 10 dicembre in Champions riceverà la visita del Real Madrid.

«Domani (martedì 10 dicembre) penso all’Atalanta - dice l’olimpionica -.L’attaccamento che noi bergamaschi abbiamo per la nostra squadra e il senso di coesione che abbiamo con la nostra terra, e tra la nostra gente, è qualcosa che non sempre si trova altrove».

Goggia: «Uscita da un incubo»

Sofia Goggia è a Denver e martedì va a Beaver Creek, rimanendo quindi in Colorado, dove su «una pista nuova per tutte», sabato tornerà in gara in discesa e domenica in Super-G dopo il drammatico incidente del 5 febbraio scorso con frattura di tibia e malleolo.

Sofia è sorridente e si sente «come uscita da un incubo», visto che l’infortunio di Pontedilegno è stato «durissimo da assorbire dal punto di vista fisico, mentale ed emozionale». Ma adesso, dopo un mese di allenamento negli Usa, a Copper Mountain , e dopo «non aver sciato per otto mesi» c’è stata la svolta, la vera ”fine di un incubo, e in me è tornata la gioia».

Così Sofia tiene a dire di essersi «riappropriata della ragazza che ero, felice con gli sci ai piedi e in gara. E con la velocità che proprio non mi fa paura». «Temevo ad esempio il gigante - disciplina in cui si stava allenando quando si è infortunata con un’inforcata terribile» e racconta che quel momento in questi mesi «mi è tornato spesso in sogno». Anzi incubo, verrebbe da aggiungere, ma ora «ho visto che tutto va bene e il piede infortunato non mi dà proprio problemi, anche in gigante».

Insomma Sofia Goggia si sente davvero resuscitata, e pronta di nuovo a stupire il mondo dello sci con le sue prodezze. E in gigante conta di tornare a gareggiare in Coppa con l’inizio del prossimo anno.

Sofia Goggia ricorda Matilde Lorenzi e parla di sicurezza

Però Goggia vuole anche ricordare la tragica scomparsa della giovane compagna di nazionale Matilde Lorenzi e i tanti incidenti di questa stagione, tra cui quelli di Mikaela Shiffrin e di Marcel Hirscher e, a proposito di sicurezza, dice che «non ho potuto non notare alcune pesanti contraddizioni». Ad esempio quella che la Fis rende obbligatorio l’air bag ma non per tutti, visto che consente a singoli atleti - con la motivazione che non si sentono a proprio agio con questa protezione - di farne a meno. Idem per le tute antitaglio che si stanno sperimentando e che magari avrebbero giovato a Shiffrin.

Dunque, è la tesi di Sofia, Fis sta da una parte con le sue regole accompagnate da eccezioni che le vanificano, dall’altra ci sono degli atleti che «devono chiarirsi quel che hanno nella cabeza» quando si parla della loro sicurezza. Intanto arriva il controllo neve positivo, e quindi l’ok, della Fis alle gare di Coppa del mondo donne di St. Moritz, due Super-G, in programma il 21 e 22 dicembre.

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