Gasperini: «Spero nel Real Madrid in Supercoppa, niente è più prestigioso»

ATALANTA. L’allenatore nerazzurro parla dal torneo dell’Accademia dello Sport: «Prima di addormentarmi dopo la vittoria in coppa c’era tanta felicità, per aver visto tanta gioia nelle persone».

Torna a parlare Gian Piero Gasperini, lo fa dal torneo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, diventato ormai una tradizione per l’allenatore dell’Atalanta. Impossibile non tornare sulla vittoria in finale di Europa League e sull’esplosione di gioia del popolo nerazzurro: «L’affetto dei bergamaschi non è mai mancato in questi anni, con la città e coi tifosi c’è un legame fortissimo. Prima di addormentarmi dopo la vittoria in coppa c’era tanta felicità, per aver visto tanta gioia nelle persone, dai tifosi al presidente che era emozionatissimo, fino ai giocatori che sono stati i grandi interpreti di questa grande impresa. Non siamo stati i più forti, ma di sicuro siamo stati i più bravi».

Un percorso lungo, quello dell’Atalanta di Gasperini: «La coppa è stato frutto del lavoro, una conseguenza delle esperienze fatte anche dai giocatori che ci sono stati prima: tutti hanno portato un pezzettino alla causa. Ora abbiamo raggiunto un risultato eclatante, ma non disconosco nulla di ciò che c’è stato prima. La vera vittoria è fare bene, credendo in quello che si fa: quando lo fai sei soddisfatto, al di là dei riconoscimenti esterni».

Gasperini: «C’è l’ambizione di raggiungere il terzo posto, è una motivazione alla quale ci attacchiamo in questa settimana»

Tanti complimenti, negli anni, sono arrivati dai colleghi: «Quelli di Guardiola e Klopp? Sicuramente belle medaglie, c’è stato anche Juric che però è un po’ di parte. Fanno piacere perché sappiamo benissimo tutti che questo mestiere ha risvolti molto belli come in questi giorni ma anche tanti altri momenti di grande difficoltà. Il messaggio di Petrucci e dell’Italbasket? Bello sapere di essere diventati esempio in questo senso, nel sentir dire ‘Dobbiamo fare come l’Atalanta’ c’è grande orgoglio».

E come non pensare al futuro? Gasperini, intanto, guarda alla Fiorentina: «Un prolungamento del campionato quando pensavamo di aver finito - scherza -. Per la classifica non conta tantissimo, anche se c’è l’ambizione di raggiungere il terzo posto: è una motivazione alla quale ci attacchiamo in una settimana nella quale i risultati sono stati già molto soddisfacenti. Una delle prossime sfide poi è la finale del 14 agosto a Varsavia, dove speriamo di trovare il Real Madrid perché incontrarli in una finale di Supercoppa europea è la cosa più prestigiosa che ci sia».

Masiello: «L’Atalanta ha meritato la coppa»

Tra i partecipanti alla rassegna anche Andrea Masiello, che con la maglia dell’Atalanta ha scritto indelebili pagine di storia: «Una Dea così competitiva su tutti i fronti - ha detto - ha meritato il palcoscenico europeo e la coppa. Penso che tutti i bergamaschi siano fieri di questa squadra, che ha fatto un colpo davvero molto importante per la città e per i tifosi. Io sono fiero di aver fatto parte del percorso di crescita del club. Sarei ipocrita a dire che non ho mai sognato di sollevare una coppa, ma sono contento che il trofeo sia arrivato anche senza di me, perché questa città e i suoi tifosi lo meritano».

Taibi: «Non mi sarei mai aspettato un’Atalanta così in alto»

A parlare anche Massimo Taibi, ex portiere dell’Atalanta: «Quando giocavo io in maglia nerazzurra non mi sarei mai aspettato una squadra così in alto, nelle prime posizioni del calcio italiano e in Europa, ma è tutto meritato». E dice la sua proprio sulla gestione dei portieri: «Scegliendo di far giocare Musso nelle coppe e Carnesecchi in campionato, il mister è stato bravo, perché si fa sempre fatica a gestire una concorrenza in quel reparto. Nuovi obiettivi per l’Atalanta? Resta solo lo Scudetto, difficile, ma è giusto sognare e puntare ad obiettivi sempre più importanti».

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