Gasperini, bene il tridente nerazzurro: «E che spettacolo giocare a calcio in un teatro così bello al Gewiss Stadium» - Foto e video

POST PARTITA. Le parole del mister alla fine della gara vinta con la Fiorentina 3-2. E sul debutto con la nuova Curva sud domenica 15 settembre: «Giocare a calcio in teatri così belli ti porta a dare qualcosa in più: la spinta della gente, anche nelle fasi di stanca nel secondo tempo, ci ha trascinato».

«La svolta è stata andare in vantaggio nel finale di primo tempo, ma potremmo anche smetterla di prendere gol sui cross in area e sugli sviluppi delle palle inattive. Però siamo stati bravi a sfruttarne una sul 2-2 a nostro favore». Gian Piero Gasperini, commentando il 3-2 in rimonta alla Fiorentina di domenica 15 settembre, ammette gli errori difensivi: «Hien è uscito per scelta tecnica e perché a rischio di secondo giallo, non è stata una buona giornata per lui», sottolinea l’allenatore dell’Atalanta.

«Possiamo rimproverarci di non aver sfruttato quattro situazioni per chiudere la partita. La condizione è da migliorare, come l’attenzione sulle palle dentro l’area. Dall’Inter avevamo subito gol anche da rimessa laterale: non si può sempre prenderne così - prosegue il tecnico nerazzurro -. In difesa De Roon serve ancora e ha giocato meglio che a centrocampo, in panchina c’è solo Kossounou che è arrivato da poco. In avanti invece Zaniolo va recuperato al meglio perché siamo un po’ corti. Il tridente fa la differenza, ma non si può giocare sempre in tre perché non ci sono cambi».

Il valore di Lookman

Sui singoli, Gasperini è netto: «Di Lookman conosciamo il valore, ha fatto una bellissima gara. Il tridente con Retegui e De Ketelaere ha funzionato benissimo - continua -. Retegui sta facendo gol splendidi liberandosi dalla marcatura e staccando in mezzo a due difensori. Gli manca il gol di piede su azione, può migliorare minutaggio, dinamismo e tecnica negli scambi: dentro l’area è molto prolifico».

L’Arsenal, primo impegno di Champions

Gasperini si esprime anche sul primo impegno di Champions League: «L’Arsenal è un cliente difficile, mai incontrato prima. Con tante big abbiamo fatto buonissime figure, qualcuna siamo riusciti a batterla. Abbina tecnica e velocità, attacca e difende con tanti giocatori, è un bell’esempio di squadra».

Lo stadio, che emozione

Infine, sullo stadio finalmente ultimato con la ricostruzione della Curva Sud: «Un’architettura molto coinvolgente, tra coperture e curve imponenti. Giocare a calcio in teatri così belli ti porta a dare qualcosa in più: la spinta della gente, anche nelle fasi di stanca nel secondo tempo, ci ha trascinato»

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