Ferrieri Caputi, ricercatrice a Bergamo e prima donna arbitro in Serie A

Calcio Dopo l’«assaggio» in Coppa Maria Sole Ferrieri Caputi (dottoranda UniBg) dirigerà le big. Tre anni fa l’ultima gara di Mazzoleni.

Passa anche da Bergamo un pezzettino di storia del calcio italiano. La rivoluzione silenziosa del pallone porta il nome di Maria Sole Ferrieri Caputi, livornese di nascita, 32 anni ancora da compiere, è di professione dottoranda all’Università degli Studi di Bergamo, e arbitro per passione. Di più: ufficialmente, sarà il primo arbitro donna a dirigere in Serie A. Quel che era già nell’aria ora ha anche i crismi della conferma, come emerso a Coverciano venerdì alla presentazione della nuova «rosa» degli arbitri della Can A e B, la Commissione arbitri nazionali per la massima serie e il campionato cadetto. Fino alla scorsa stagione era in forza alla Can di Serie C, ma aveva ottenuto già la direzione di Cagliari-Cittadella di Coppa Italia a dicembre.

Bergamo «ritrova» il fischietto

Alfredo Trentalange, presidente dell’Aia, ha scelto il contropiede ai luoghi comuni: «È triste pensare che possa esserci qualcuno che si stupisce per l’arrivo di una donna, però è un momento storico. La promozione nasce dal merito e non dal privilegio». La Bergamo del pallone s’appresta così a ritrovare un proprio fischietto – seppur d’adozione – sui campi di A: Paolo Mazzoleni, la punta di diamante delle giacchette nere bergamasche, ha infatti diretto l’ultima gara il 26 maggio 2019, per poi passare al Var.

L’incontro con il rettore

L’arbitro-ricercatrice (è dottoranda in Formazione della persona e mercato del lavoro e Research Fellow di Adapt, centro di ricerca su diritto del lavoro e relazioni istituzionali) nei giorni scorsi ha incontrato il rettore dell’Università di Bergamo Sergio Cavalieri: un incontro per testimoniare a Caputi Ferrieri l’abbraccio e l’orgoglio di tutto l’ateneo. Ora, non resta che il primo fischio.

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