«Fedeli alla Dea» in un libro: il lungo viaggio delle coppe

LE 168 TAPPE. Foto e video dell’incredibile tour nella Bergamasca delle due riproduzioni in polistirolo dell’Europa League.

Il viaggio è finito nei giorni scorsi, quando le due riproduzioni formato maxi della coppa dell’Europa League hanno trovato casa nel luogo più naturale e logico possibile: sotto le due curve del Gewiss Stadium, il tempio del tifo nerazzurro. Già nei minuti precedenti la vittoriosa sfida di venerdì scorso con Milan in rete e sui social è stato tutto un florilegio di foto scattare accanto ai due simulacri in polistirolo e resina alti tre metri l’uno opera dell’abilità (indiscussa) di Diego Corbari della Meco di Cenate Sotto.

«Lo ammetto, prima di partire per Dublino avevo preparato le bozze del disegno. Ci credevo, ma per scaramanzia le avevo tenute chiuse nel cassetto» racconta Corbari nella prefazione di «Fedeli alla Dea», che non è l’ennesimo libro sull’eurotrionfo atalantino ma (testuale) un «fotoracconto dell’incredibile tour della maxi coppa in Bergamasca» si legge in copertina. Un’idea (e di chi sennò?) di Daniele Belotti, onorevole ultrà che pagina dopo pagina ha raccontato le 168 tappe (su 243 Comuni) di questa coppa in altrettante località bergamasche.

Anzi, delle coppe, perché viste le richieste fuori dal normale a un certo punto il Corbari ha dovuto dare alla luce il secondo esemplare, e pare ce ne sia anche un terzo in giro ad uso quasi privato. Un viaggio in una festa iniziata in centro a Bergamo il 30 maggio, il giorno della folle festa di popolo, e proseguito via via per 4 mesi toccando tutti gli angoli della provincia dove i trofei sono stati accolti da torciate, feste, brindisi aperitivi, grigliate, salamate e chi più ne ha più ne metta.

Nel libro c’è la testimonianza fotografica di tutte le tappe toccate in questo festoso peregrinare e cliccando sui qrcode presenti nelle pagine (modalità già sperimentata dal Belotti nel quarto volume di «Atalanta folle amore nostro», e scommettiamo su un prossimo quinto...) si può accedere anche ai video disponibili. Bellissimo quello di capitan Marten de Roon al suo arrivo a Bergamo alla Festa della Dea nel 2015 quando «non sapevo una parola d’italiano e ne ho dette sei in bergamasco: “Pota s-cècc, forsa Talanta, forsa Bèrghem”. Boato», come racconta nella sua introduzione al libro. Preceduta da quella del presidente, Antonio Percassi che dopo qualche mese da Dublino «fatica ancora a crederci. È qualcosa di fantastico, da brivido!». Oltre 1.000 fotografie e decine di video «per rivivere con emozione questi bellissimi e incredibili momenti» spiega Belotti. Il libro è in vendita al Libraccio di Bergamo e Curno, al Baretto e all’edicola tabaccheria di via Adelasio 26 a Ranica.

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