Dalla letterina al messaggio sui social, Giulio va a vedere Atalanta-Real grazie a una tifosa di Terni

LA STORIA. Una letterina, un messaggio sui social e alla fine, ed è questo quello che conta, Giulio e Carlo allo stadio a vedere Atalanta-Real Madrid ci sono andati.

Santa Lucia potrebbe averci messo lo zampino, può anche essere stato semplicemente un incrocio di destini o pure casualità del mondo social, ma quello che è certo è che possiamo considera questa storia una dolcissima favola di Natale dei giorni nostri, decisamente made in Bergamo. Alla fine, ed è questo quello che conta, Giulio e Carlo allo stadio a vedere Atalanta-Real Madrid ci sono andati. Complici una letterina all’Atalanta, una pubblicazione sulle pagine de L’Eco di Bergamo e una tifosa che da Terni ha letto il desiderio del bambino di Colognola e ha ceduto i suoi biglietti. Tutto in una manciata di ore, tutto che è combaciato perfettamente per permettere a Giulio Regonesi, 9 anni, e il suo nonno acquisito Carlo Bruletti di essere in Curva Sud muniti di bandiera e sciarpa per un big match che ci ha fatto sognare.

Inizia così questa storia : lo scorso 26 novembre Giulio prova con il papà a comprare i biglietti ma i posti volano via veloci e il bambino scrive sul suo diario di scuola una lettera indirizzata all’Atalanta: «Ho pensato di farmi aiutare da Santa Lucia per andare allo stadio con il mio nonno Carlo, ma la partita – ha scritto nella letterina – è il 10 e lei arriva il 13. Vabbè, io non verrò allo stadio ma voglio dirti di mettercela tutta».

«A Terni, quando ho letto di Giulio mi si è stretto il cuore, perché in quella letterina lui non chiedeva i biglietti ma faceva solo il tifo»

La lettera mamma Marianna la ritaglia e la manda a L’Eco di Bergamo che, proprio il giorno del match, la pubblica. Dalla carta al web, dal web ai social, la signora Marta Sdoga di Terni, 50 anni, legge la storia su Fb de l’Eco e scrive un messaggio sotto il post offrendo i suoi biglietti alla coppia bergamasca: «La mia famiglia ha due abbonamenti alla Champions, sono ternana da quando sono nel pancione della mamma e, dato il gemellaggio con l’Atalanta, sono tifosa sfegatata della Dea. Vengo a Bergamo appena riesco, l’ultima volta contro l’Arsenal: un recente intervento mi ha bloccato a casa e in questi giorni ero così arrabbiata di non poter essere allo stadio che avevo deciso di non cederli a nessuno. Ma quando ho letto di Giulio mi si è stretto il cuore, perché in quella letterina lui non chiedeva i biglietti ma faceva solo il tifo».

Giulio: «La notte allo stadio è stata indimenticabile, tutta questa storia è stata pazzesca»

Un amico della famiglia Regonesi, Silvio Petrò, legge il messaggio social di Marta e la mette in contatto con Marianna: il gioco è fatto e Giulio e Carlo realizzano un sogno. «La mamma mi è venuta a prendere a scuola e io non ci potevo credere, certo che Santa Lucia ha fatto la magia - ha detto a caldo Giulio appena ha saputo dei biglietti -. La notte allo stadio è stata indimenticabile, tutta questa storia è stata pazzesca».

Immediata la telefonata a Marta e i preparativi per andare allo stadio con anche Carlo incredulo ed emozionato: a 70 anni anche per lui questa è stata una storia un po’ magica: «Che notte e quanti gol – racconta Giulio a fine match con l’adrenalina in corpo -. I posti erano bellissimi, in Curva Sud: un gioco formidabile, che campioni tutti!». La mattina dopo ancora una telefonata, la voce rauca per il troppo tifo, un po’ di stanchezza: «Quasi quasi sarei rimasto a letto a dormire – dice -, ma ho troppe cose da raccontare ai miei amici». Anche una bandiera nuova, il nonno Carlo gliel’ha regalata. Per Giulio Santa Lucia è già passata.

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