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Lunedì 03 Ottobre 2016
Come si dice business in napoletano?
Allo stadio ecco la bancarella fai-da -te
Appena al di là della zona di prefiltraggio del settore ospiti, domenica ha fatto la sua comparsa una curiosa rivendita...
Bergamo
Vero che un certo qual ingegno in fin dei conti è l’anima del commercio. Vero che a Napoli puoi trovare tutto, ma proprio di tutto, e rigorosamente tarocco. Provare per credere a bazzicare in una delle innumerevoli bancarelle del centro storico per scoprire falsi d’autore (e non). Persino ovvio che il merchandising sportivo non fosse immune a questa epidemia, tanto più che in Italia le squadre di calcio hanno fiutato il business relativamente tardi, lasciando così ampie fette di mercato agli ambulanti e alle loro maglie contraffatte. Premesso questo, e conoscendo la vivacità del mercato napoletano nel settore, resta ancora da capire come abbia fatto una bancarella partenopea a piazzarsi con tutto il suo armamentario di gadget nell’antistadio del settore ospiti domenica a Bergamo.

Sì, perché i partenopei hanno potuto contare su poco meno di un migliaio di supporters decisamente calorosi (a accalorati a giudicare dalla foto) in curva, e pure di una bancarella fai-da-te all’esterno. Resta abbastanza inspiegabile come abbia fatto il titolare a superare il prefiltraggio e montare il tutto senza nessuno che avesse qualcosa da ridire ai controlli. Chissà come si dice «business is business» in napoletano..
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