Ciclismo su pista: record dell’Australia, l’Italia di Consonni lotterà per il bronzo

OLIMPIADI PARIGI. Una delle migliori prestazioni di sempre dell’inseguimento a squadre italiano non basta per vincere nel primo turno e conquistare dunque la finale per l’oro. La squadra femminile si gioca l’accesso alla finale per l’oro.

Il bergamasco Simone Consonni, insieme a Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan cedono a una strepitosa Australia, che domina la semifinale col tempo di 3.40.730: un secondo e tre decimi in meno del record mondiale che era detenuto proprio dagli italiani.

Saranno dunque gli aussie a giocarsi l’oro contro la Gran Bretagna, vincitrice dell’altra semifinale col crono di 3.42.151. Per l’Italia resta la medaglia di bronzo, da conquistare nella finalina contro la Danimarca: 3.42.803 il tempo scandinavo, 3.43.205 quello degli azzurri.

Inseguimento su pista: la squadra femminile

Un’ottima Italia, che perde leggermente il ritmo solo nel finale, rientra in extremis tra le migliori quattro formazioni dell’inseguimento a squadre femminile. Le azzurre guidate dalla bergamasca Consonni con Fidanza, Guazzini e Paternoster chiudono col tempo di 4.07.579, nuovo record italiano, e approfittano della controprestazione della Germania.

Il miglior tempo assoluto è della Nuova Zelanda con un ottimo 4.04.679, a quattro decimi dal record del mondo. Seguono Stati Uniti (4.05.238) e Gran Bretagna (4.06.710) prima delle azzurre, che sfideranno proprio le All Blacks nel primo turno. In caso di vittoria, si giocherà per l’oro. In caso di ko, l’Italia potrebbe rientrare nei giochi per il bronzo: per farlo, dovrà ottenere uno dei due migliori tempi, considerando anche le squadre dal 5° all’8° posto.

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