Sport / Valle Cavallina
Martedì 09 Giugno 2020
Calcio, dilettanti nel caos
Retrocessioni: trema anche l’Eccellenza
Confermate 4 discese dalla D, dove è scontata l’ammissione della novità Real Calepina.Giovedì il Consiglio di Lega.
Il calcio dei dilettanti esce dal Consiglio federale di ieri con certezze e dubbi praticamente immutati rispetto a quanto già ventilato in precedenza.
In particolare, sono state confermate le quattro retrocessioni della Serie D (nessuna bergamasca coinvolta), nonostante tale risoluzione abbia suscitato una vera sommossa a livello di club: 31 società (sulle 36 declassate a tavolino: quattro per nove gironi nazionali) si sono riunite nel comitato «Salviamoci» e hanno tuonato contro la decisione calata dall’alto. Per ora la loro protesta è servita a poco, ma c’è da immaginare che la battaglia continuerà lungo un’estate zeppa di carte bollate.
Ora si tratta di vedere cosa accadrà nei campionati regionali, a cominciare dall’Eccellenza che, di riflesso, è la prima categoria coinvolta nei meccanismi di collegamento con la D. A livello bergamasco, l’attenzione è altissima in casa Real Calepina, nuovo sodalizio nato dalla fusione di Telgate e Atletico Chiuduno Grumellese, sino a ieri cugine in Eccellenza: l’ammissione alla D pare scontata, in base al criterio che prevede l’ascesa di tutte le prime in classifica dei 28 gironi sparsi per tutta Italia.
Al netto di rinunce, acquisizioni titoli, fusioni e quant’altro, mancano altre 8 formazioni per completare i quadri dell’interregionale, a fronte delle 36 retrocessioni sopra citate: verosimilmente verranno scelte fra le seconde classificate di Eccellenza (con quali criteri è tutto da capire), oppure in parte ripescando fra le retrocesse dalla D. Comunque sia, non ci sono altre formazioni orobiche interessate da questi movimenti.
Nulla si continua a sapere, invece, di quanto accadrà al resto dei movimenti regionali: la Figc ha infatti dato delega alla Lega Dilettanti per la gestione della situazione e si è sempre supposto in merito che ogni comitato potesse decidere in autonomia (chiara la posizione della Lombardia: in ogni categoria, promozione della prima in classifica e blocco totale delle retrocessioni).
Ma visto quel che è successo a sorpresa in serie D, nell’ambiente si è insinuato il timore che stessi criteri possano venire imposti da Roma anche nelle categorie regionali, in Eccellenza soprattutto: il rischio-retrocessioni, dunque, non sarebbe assolutamente scongiurato come si è sempre pensato sino a questo momento, con quali termini e modi è poi tutto da stabilire.
Se ne saprà certo di più dopodomani, giovedì, nel nuovo Consiglio della Lega Dilettanti che darà indicazioni in tal senso: detterà ai vari Comitati regionali una linea unica da seguire, oppure li lascerà liberi di prendere ciascuno le proprie decisioni.
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