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Lunedì 03 Febbraio 2025
Blitz dell’Atalanta: arriva Posch
IL MERCATO. Il difensore del Bologna era già approdato a Bergamo, poi si è inserito l’Hoffenheim. Ma quando l’affare sembrava sfumato, i nerazzurri hanno rilanciato chiudendo la trattativa.
Posch all’Atalanta, anzi no, anzi sì. Colpi di scena nel penultimo giorno di mercato. Domenica pomeriggio (2 febbraio), il club nerazzurro aveva praticamente chiuso l’acquisto di Stefan Posch dal Bologna, in serata la situazione è cambiata, con l’inserimento dell’Hoffenheim, ma poco prima di mezzanotte si è risolto l’intrigo: l’austriaco si veste di nerazzurro.
Rinforzo in difesa
I due club avevano già completato lo scambio di documenti e il difensore si è subito mosso verso Bergamo, dove è approdato in serata: prestito oneroso da 1 milione, con diritto di riscatto fissato a 7 e una penale di un ulteriore milione qualora lo stesso riscatto non fosse esercitato. Un giocatore pronto, che conosce la Serie A, utile per rinforzare subito la difesa atalantina, in piena emergenza dopo i lunghi infortuni di Scalvini e Kossounou. Il nazionale austriaco, 27 anni, a Bologna ha fatto principalmente il terzino destro nella difesa a 4, ma nasce come centrale e nel sistema di Gasperini funzionerebbe come «braccetto» destro.
Il colpo di scena in serata
A un certo punto tutto era fatto, poi però c’è stato il ribaltone: in serata è (ri)entrato in gioco l’Hoffenheim. Ovvero il vecchio club di Posch, da cui il Bologna l’aveva comprato nel 2022: era da giorni che i tedeschi pensavano all’austriaco, ma le loro offerte erano state ritenute insufficienti dal club rossoblù: «Il Como sarebbe disposto ad acquistarlo, ma il ragazzo preferirebbe tornare all’Hoffenheim: la formula non è però quella giusta», aveva detto sabato il ds Marco Di Vaio.
Il primo inserimento dell’Atalanta sembrava avere cambiato tutto, accontentando Bologna (che avrebbe chiuso la cessione a titolo definitivo) e giocatore: poi, però, l’Hoffenheim ha tentato il blitz in extremis e in serata ha cambiato la propria offerta, mettendo sul piatto 6 milioni e 1 di bonus per l’acquisto a titolo definitivo e non più in prestito. Nell’ultimo periodo l’austriaco era finito ai margini: deve essersi rotto qualcosa nel rapporto con l’ambiente, dopo due anni e mezzo da titolare fisso, perché Posch è scivolato prima in panchina e poi in tribuna, per ragioni di mercato. Il duello Como-Hoffenheim ha caratterizzato i giorni scorsi e sembrava essere stato vinto dai lariani, a un passo dal colpo: poi è entrata in scena l’Atalanta scompigliando le carte e arrivando ad un passo dalla chiusura, prima dell’inatteso dietrofront. Infine, un ultimo colpo di scena: l’Atalanta ha avuto la meglio, l’accordo è stato trovato, il giocatore ha accettato e il caso è stato disinnescato. Decisiva la parola che lo stesso Posch aveva dato alla società nerazzurra.
Non solo difesa
Certo è che se l’Atalanta non avesse chiuso per Posch, avrebbe dovuto tentare l’assalto in extremis a un altro difensore: non Anselmino, perché l’argentino del Chelsea finirà all’Olympique Marsiglia, che i nerazzurri avevano provato ad anticipare con l’inserimento dei giorni scorsi, prima di virare ieri su Posch. Sarebbe restato Bertola dello Spezia, che non ha la stessa esperienza del bolognese, ma che si muoverebbe per circa un milione, essendo in scadenza a giugno: l’ipotesi resta comunque ancora in piedi. Altrimenti ci sono Goglichidze dell’Empoli (ma la Roma è vicina), Pavlovic del Milan e Pongracic della Fiorentina.
Difesa a parte, non va escluso un colpo dell’ultimo giorno, magari in attacco, anche alla luce del nuovo infortunio di Scamacca: Daghim del Salisburgo è una pista giovane, come il trequartista Vural del Frosinone, che è vicino. Ci sono già state sorprese, potrebbero anche essercene altre al fotofinish, da Beto dell’Everton a Okafor del Milan.
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