Bergamo, stagione luccicante: le stelle sono Parolini e Zenoni

ATLETICA. Ottimo il 2024 del movimento orobico, trascinato dai due giovani di Gav e Luiss. Ok anche Rigali, Togni e Valensin. Totale 59 medaglie tricolori.

Uno sguardo all’indietro prima di iniziare a correre verso il futuro. Il 2024 che va a chiudersi è ufficialmente uno degli anni più luccicanti nella storia dell’atletica targata Bg. Prime volte internazionali, record di primati italiani, un bottino di maglie azzurre e medaglie tricolori di tutto rispetto.

Due nomi su tutti, quelli di Sebastiano Parolini & Marta Zenoni. Per entrambi, il recente titolo europeo di cross a staffetta conquistato da entrambi ad Antalya ha messo la ciliegina su una stagione da protagonisti. Il primo, 26enne del Gav residente a Dalmine, ci è arrivato conquistando lo scorso inverno il titolo tricolore di cross corto. L’altra, 25enne di Ranica della Luiss, passando per la miglior stagione di sempre a livello senior, vedi personali su 1.500 e 3.000 metri, successi internazionali e medaglie tricolori a livello indoor. Con loro, sul tetto del vecchio continente è salito anche Roberto Rigali (29enne camuno con base al «Putti»), che a giugno si era preso il titolo europeo in staffetta 4x100: anche questo, medagliere alla mano, evento senza precedenti nella storia.

Il futuro è adesso

Sui 18 primati italiani sottoscritti c’è stata la griffe di Matteo Togni ed Elisa Valensin, diventati «grandi» prima del previsto. Il 18enne ostacolista di Treviolo cresciuto nella Bergamo Stars è stato arruolato dalle Fiamme Oro dopo aver stampato due primati italiani juniores (60 e 110 hs con barriere da 106 centimetri), essersi preso due podi ai tricolori assoluti ed esser giunto alle semifinali dei Mondiali di categoria. L’altra, 17enne meneghina della Bg 59 con avi seriani, al secondo anno della categoria allieve, si è presa due titoli alla kermesse continentale Under 18 (200 metri e 4x100, anche queste senza precedenti), togliendosi lo sfizio di prendersi un blocco sui 400 per la kermesse iridata della categoria superiore. Per l’allieva di Fausto Frigerio ben 16 primati tricolori tra distanze singole e staffette, con un futuro a breve giro di pista che passerà per l’arruolamento in un corpo sportivo militare.

Altri numeri

Dagli allievi ai senior, su pista e strada, sono arrivate complessivamente 59 medaglie a livello tricolore (17 primi, 19 secondi e 23 terzi posti, con il marciatore Gabriele Gamba a segno dall’inverno all’autunno), e il numero dei finalisti in manifestazioni internazionali, e di maglie azzurre (25, distribuite su 17 atleti, tre per Emmanuel Ihemeje, unico in gara all’Olimpiade), dicono che il futuro a breve termine è garantito, anche se la base del movimento pare meno sprint di qualche anno fa.

Curiosità: l’unica campionessa mondiale è stata di nuovo Nives Carobbio, iridata F55 alla kermesse iridata di corsa in montagna di Canfranca, in Spagna, mentre il dottor Andrea Sigismondi si è preso argento e bronzo ai Mondiali su pista di Göteborg. L’up e down si è confermata una miniera targata Bg alla Recastello Radici Group di Gazzaniga della tripletista Vivien Bonzi (titolo tricolore individuale, a squadre e a staffetta) che ha chiude l’anno più bello di sempre. Sperando che il 2025 in arrivo sia un passaggio di testimone anche di soddisfazioni.

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