Atalanta, a Napoli un flop a testa alta. E si è visto uno Zapata rivitalizzato

Il commento. Una sconfitta figlia dell’oggettiva superiorità dell’undici di Spalletti meritatamente capolista.

Il 2-0 di Napoli è da accettare senza rancore. Sì, perché si tratta di una sconfitta figlia dell’ oggettiva superiorità dell’undici di Spalletti meritatamente capolista e con in tasca già praticamente lo scudetto. Detto questo, l’Atalanta brava ad aver gestito lo 0-0 per oltre un’ora di gioco in virtù di una difesa attenta e ben organizzata in aggiunta ai centrocampisti capaci di coprire con intelligenza tattica la quasi totalità del manto erboso. Nota positiva atalantina: la prova di Zapata sulla via di una incoraggiante progressiva ripresa di condizione di forma. E del suo apporto la squadra ha enorme bisogno, per ridare incisività ad un attacco da qualche turno annebbiato.

Lo stesso Gasperini va ripetendo che ci conta eccome sul ritorno di uno Zapata degno del suo nome per atletismo, forza fisica e soprattutto interprete del ruolo di bomber. Medesima cosa ci si attende da Muriel che se in palla sa offrire imprevedibili spunti di classe in grado di creare scompensi alle difese avversarie. Insomma potrebbero essere i due colombiani di nuovi i valori aggiunti nella corsa finale per un posto in Europa. Venerdì 17 marzo l’anticipo al Gewiss Stadium con l’Empoli, collocata al quattordicesimo posto della classifica. L’Atalanta vista a Napoli dispone, sulla carta, le carte in regola per raccogliere punti per la corsa in Europa.

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