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Venerdì 09 Novembre 2018
Atalanta, gol fatti e subiti e la classifica
Ecco l’analisi con tutti i «perché»
Match analysis: Gianluca Besana spiega il rapporto tra punti fatti e mole di gioco prodotta, in particolare in attacco.
L’Atalanta con 15 punti realizzati in 11 giornate, rappresenta sicuramente un’anomalia nel panorama della Serie A. La squadra orobica possiede il quinto miglior attacco e la sesta miglior difesa, ma nonostante questo occupa l’undicesima posizione in classifica.
Nelle prime undici giornate i nerazzurri hanno prodotto 19,58 XG (terzo miglior attacco della serie A) realizzando 19 reti (performando correttamente) e hanno concesso alle avversarie 13,3 XG (ottava difesa) subendo in realtà 13 reti (anche questo dato performa correttamente). Ma allora a cosa è dovuta l’undicesima posizione? Una delle cause è sicuramente dovuta alla «cattiva» distribuzione delle reti. Infatti la squadra orobica ha alternato partite straripanti dal punto di vista offensivo, a partite complicate, dove ad una corretta produzione offensiva è mancato il gol. Inoltre ha giocato in trasferta contro 2 cosiddette “big” del campionato (Roma e Milan), segnando 5 reti che hanno fruttato però solo due pareggi.
L’Atalanta è quarta nella speciale classifica dei tiri tentati (193), con 17,54 tiri tentati di media a partita, ma risulta al quattordicesimo posto per quanto riguarda la percentuale di tiri che finiscono nello specchio della porta (31%). I tiri da fuori area, sono stati 81 (il 42% circa del totale). Il ricorso al tiro da fuori è notevolmente aumentato nelle ultime quattro gare dove il possesso palla medio è stato superiore al 60%, indice che le squadre avversarie erano particolarmente chiuse. La qualità dei tiri (ovvero il valore in XG medio per ogni tiro realizzato) è di 0,113. La qualità dei tiri non è particolarmente elevata (nona in classifica) ma corrisponde alla qualità media della Serie A.
A incidere su questo particolare dato, sono alcune scelte di tiro sbagliate e poco premianti oltre all’elevato ricorso al tiro da fuori (quarta in Serie A), come ricordato sopra. Altro fattore determinante è sicuramente la velocità d’esecuzione. Quando l’Atalanta gioca alla sua velocità standard (velocità calcolata sul tempo medio di esecuzione calibrato per ogni singola squadra) la pericolosità media dei suoi tiri è di 0,13 XG, pericolosità che aumenta quando riesce ad aumentare la velocità di manovra, con XG per tiro pari a 0,18. Il problema è quando gli orobici sono costretti a giocare ad una velocità leggermente inferiore a quella standard, qui l’indice di pericolosità cala drasticamente ad uno 0,08 XG per tiro, e cala ancor più bruscamente quando le avversarie la inducono in un gioco di passaggi e possesso troppo elevato, con una pericolosità media per tiro di XG pari a 0,01. Per quanto riguarda i singoli giocatori, il più pericoloso nell’arco dei novanta minuti è sicuramente Josip Ilicic. Lo sloveno produce più di 5 tiri in media a partita con XG pari a 0,55.
A sorpresa il secondo giocatore più pericoloso (con dati stimati per 90 minuti di impiego) è l’argentino Rigoni (il che fa riflettere sul suo scarso utilizzo) che con circa 4 tiri di media produce 0,48 XG. Barrow è terzo (quasi 5 tiri di media e 0,33 XG) e Zapata è quinto (con 4 tiri a gara e 0,30 XG). L’argentino Gomez è solo settimo con circa 3,5 tiri a partita di media e soli 0,22 XG prodotti, che ne evidenzia una forma non proprio ottimale. Le passate stagioni, la qualità e le scelte di tiro di Gomez erano sicuramente migliori. Ad un numero medio di tiri a partita che non è cambiato nel corso delle stagioni, la sua pericolosità era di circa 0,35XG a gara. A livello di rifinitura, Gomez resta comunque uno dei migliori nella serie A, occupando la quarta posizione assoluta nell’attuale stagione, con il colombiano Zapata che occupa la sedicesima. Dal punto di vista difensivo, gli orobici concedono sicuramente poco, grazie ad un gioco molto offensivo che prevede un recupero palla alto, ed una costante pressione sugli avversari. L’Atalanta concede in media solo 8,5 passaggi per possesso alla squadre avversarie (PPDA) che la mette nelle primissime posizioni per quando riguarda la velocità di recupero della palla. Gli orobici sono terzultimi in classifica per tiri subiti (concedendo solo 9 tiri in media alle avversarie).
Il controllo del gioco è sicuramente un dogma di Gasperini. I nerazzurri con oltre il 56% di possesso palla medio nelle prime undici giornate sono secondi in classifica (alle spalle della Juventus). Con 490 passaggi di media a partita è quinta in classifica. In questo caso il dato circa la percentuale di passaggi completati (88%) è sicuramente meno importante, in quanto è statisticamente provato che all’aumentare del numero dei passaggi corrisponde (logicamente) un aumento dell’indice di precisione. L’Atalanta esegue 14 passaggi per possesso di media, ma questo sembra non incidere sulla velocità d’esecuzione, che resta tra le più alte in Serie A.
In conclusione, i dati mostrano una squadra in salute, a cui piace dominare il gioco, che deve fare però attenzione a non abusare del possesso palla a scapito della pericolosità offensiva, che, anche se ha avuto qualche problema iniziale (il fantasma dell’eliminazione subita dal Copenhagen ha sicuramente inciso), sembra aver trovato una soluzione ai suoi problemi realizzativi, puntando sulla quantità dei tiri a scapito della qualità assoluta delle singole conclusioni.
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