Atalanta, entusiasmo e delusione dei tifosi a Roma: ma la speranza si chiama Dublino - Foto e video

È stata una giornata comunque indimenticabile quella vissuta il 15 maggio da 25 mila tifosi bergamaschi che hanno raggiunto con ogni mezzo lo stadio Olimpico di Roma per assistere alla finale contro la Juve. Una Coppa Italia stregata che la Dea vede sfuggire per la terza volta nell’era Gasperini.

Tantissimi bergamaschi hanno sfidato le condizioni meteo avverse per fare il tifo anche davanti al maxischermo di Piazza Vittorio Veneto in centro a Bergamo. Dopo il gol di Vlahovic però l’aria si è fatta tesa sul Sentierone e dopo i 90 minuti (e nove di recupero) la delusione (e qualche lacrima) è apparsa sui volti degli atalantini mischiata alla pioggia. In questa annata speciale però non è ancora finita, anzi. I tifosi da giovedì mattina guardano già oltre: la speranza si chiama Dublino, la finalissima contro il Bayer per l’Europa League. Un traguardo incredibile che è andato oltre ogni pronostico, una gara i cui non si parte da favoriti, una gara che prima di tutto rappresenterà per i bergamaschi e per la città un momento di orgoglio e di condivisione unico. Anche se stasera si va a letto con la mestizia nel cuore, già al risveglio l’entusiasmo tornerà, tutti pronti per sostenere ancora al massimo capitan de Roon e compagni.

Piove ma si monta il maxischermo

La cronaca della giornata per la tifoseria bergamasca rimasta in città si gioca tra traffico e maltempo. La macchina organizzativa del Comune di Bergamo e di Italian Optic però non si ferma e nel primo pomeriggio viene posato il maxischermo.

Si va in piazza Vittorio Veneto muniti di ombrello, giubbini e sciarpa e tanta voglia di esultare insieme.

Nel corso della serata, a partire dalle 20.30 la piazza si riempie sempre di più e la partita tiene con il fiato sospeso.

In 25mila a Roma

Sono circa 25mila invece i tifosi bergamaschi che hanno voluto raggiungere invece la Capitale per i big match. Molti si sono spostati su Roma in treno e in auto stamattina presto e pensano di rientrare in nottata o nella giornata di giovedì. Ad attenderli una giornata di sole.

Per loro la festa sugli spalti, 90 minuti indimenticabili, la gioia di poter dire: «Io c’ero» e l’abbraccio con i giocatori che hanno dato se stessi.

Per l’Atalanta, all’Olimpico, sarà la terza finale di Coppa Italia del ciclo Gasperini. Una partita che profuma di storia: l’ultimo e unico titolo atalantino è la Coppa Italia vinta nel lontano 1963.