Atalanta, ecco Miranchuk
E Romero è a un passo

Accelerazione decisiva per il fantasista russo: il vice Ilicic arriverà per 14,5 milioni. Il centrale sempre più vicino: con la Juve si valuta il prestito con diritto di riscatto. Nodo Pessina.

Miranchuk, ci siamo. L’Atalanta ha chiuso l’acquisto del suo nuovo attaccante: il vice Ilicic è Aleksey Miranchuk, jolly offensivo della Lokomotiv Mosca. Venerdì 28 agosto è stata trovata l’intesa con il club russo: la trattativa si è risolta come si pensava, con un accordo per una cifra di poco inferiore ai 15 milioni, per la precisione 14,5 più bonus, più una percentuale sulla futura rivendita.

Ma, soprattutto, sembra stata trovata anche la chiave per convincere il giocatore, le cui pretese economiche non erano indifferenti: era questo, fino a ieri, il nodo che rendeva l’affare non semplice. L’Atalanta ha offerto un quinquennale a Miranchuk, che pare essersi convinto della proposta (probabilmente di poco inferiore ai 2 milioni annui), nonostante nelle scorse settimane si fosse diffusa la voce che il giocatore preferisse attendere il Milan, altro club sulle sue tracce.

Nelle prossime ore si attende la definitiva chiusura dell’operazione, ma a questo punto sarebbe davvero clamoroso se l’affare non andasse in porto. Aleksey Miranchuk, 24 anni, è un fantasista dal sinistro raffinato: si dividerà per la prima volta dal gemello Anton e verosimilmente sceglierà anche a Bergamo il suo numero di maglia, il 59.

Affare Romero

Un investimento davanti e uno anche dietro. Non c’è solo l’attaccante sulla lista dell’Atalanta: pure il difensore in arrivo potrebbe essere un acquisto di livello. Tutto ormai lascia pensare a Cristian Romero, sempre più vicino a Bergamo: il pranzo di giovedì tra Luca Percassi e Fabio Paratici sembra avere sbloccato un affare più che possibile. Non dovrebbe essere un’operazione in chiusura nelle prossime ore: la Juventus non ha particolare fretta, anche per capire se ci sarà il tentativo di rilancio di qualche altro club alla finestra (Roma e Fiorentina). Se ne riparlerà probabilmente a inizio settimana, quando l’Atalanta si sarà già tuffata nella nuova stagione: intanto, la squadra inizierà senza l’argentino, che potrebbe raggiungere Zingonia successivamente. Tutto è apparecchiato, la Roma è stata nettamente staccata e i rapporti tra Atalanta e Juve sono tali da pensare che la stretta di mano sia vicina: anche al punto da risolvere il problema di una quotazione alta, intorno ai 25 milioni.

Si lavora per trovare la soluzione, per un trasferimento a titolo definitivo oppure in prestito con diritto di riscatto: la Juve vuole monetizzare e Romero è il difensore che l’Atalanta cerca da tempo, rincorso anche la scorsa estate (quando i bianconeri lo prelevarono dal Genoa).

Difesa sudamericana

Abituato alla difesa a tre, reduce da due stagioni da titolare nel Genoa, l’ex Belgrano è un difensore roccioso e duttile: prevalentemente ha coperto i ruoli al centro e al centrodestra, ma visto che Toloi è quasi un intoccabile, non è da escludere un suo spostamento sul centrosinistra, magari insieme al brasiliano e a Palomino, suo connazionale, per una difesa atalantina tutta sudamericana. Con la Juventus, il dialogo continua: al momento, non ci sono però novità su Perin, portiere che potrebbe interessare ai nerazzurri qualora i tempi di recupero di Gollini dovessero allungarsi. Ci sarebbe però in quel caso da porsi il problema di un Perin panchinaro una volta rientrato il collega: per questo –e perché Perin potrebbe restare al Genoa – in caso di partenza di Sportiello (che cerca un posto da numero uno) e Carnesecchi (la Spal è interessata), si pensa anche ad altre soluzioni.

Questione Pessina

A centrocampo, c’è la questione Pessina, jolly che l’Atalanta può utilizzare sul mercato. La situazione del brianzolo è particolare: dopo un 2018/19 da comparsa a Bergamo, il centrocampista è stato prestato al Verona, dove è esploso nel campionato appena concluso. Ora, Pessina torna a Bergamo e l’iniziale intenzione dell’Atalanta era quella di trattenerlo, per andare a completare un reparto composto da de Roon, Freuler e Pasalic. Ma non c’è nulla di certo, perché il giocatore reclamerebbe più spazio di quello avuto nella precedente esperienza bergamasca e non è detto che Gasperini possa garantirglielo: inoltre, a livello tattico, il reparto sarebbe forse più completo inserendo come quarto un elemento con caratteristiche più difensive. Pessina, a quel punto, diventerebbe una carta da spendere sul mercato, inseribile in qualche affare (poteva entrare nell’operazione Boga con il Sassuolo, che con l’arrivo di Miranchuk va a decadere) oppure da utilizzare per guadagnare un tesoretto da spendere altrove: non è un mistero che il Milan, sua vecchia squadra, stia pensando all’affondo. In caso di partenza, arriverà un nuovo centrocampista: Mangala dello Stoccarda è un’idea, ma occhio a Rincon, giocatore gradito a Gasperini e in uscita dal Torino (c’è pure il suo vecchio Genoa).

Leicester su Gosens

Per chiudere, il reparto esterni. Attenzione al Leicester, che ha incassato 55 milioni dalla cessione di Chilwell al Chelsea e vorrebbe fare la spesa a Bergamo per cercare il suo successore: Castagne è l’uomo cercato da più tempo (ed è in uscita dall’Atalanta, visto che il rinnovo dell’accordo in scadenza nel 2022 resta complicato), ma a livello tattico sarebbe Gosens il sostituto ideale. L’Atalanta non ha intenzione di privarsi del tedesco, a cui riserva un trattamento da big: lo lascerà partire solo di fronte ad un’offerta monstre, oltre i 30-35 milioni. Voci dall’Inghilterra parlano di un possibile affondo delle Foxes, pronte a un super investimento.

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