Atalanta, basta con il tormentone per la mancanza di trofei in bacheca

Stop al ritornello che l’Atalanta non vince un trofeo dalla lontana Coppa Italia 1963.

Siamo stanchi di ascoltare il ritornello che l’Atalanta non vince un trofeo dalla lontana Coppa Italia 1963 (3-1 sul Torino, il pomeriggio del 2 giugno a San Siro con tripletta di Angelo Domenghini, bergamasco doc di Lallio). Il tormentone è sì vero, ma unicamente per non sfalsare le statistiche. Per il resto non c’è ragione di ricordarlo nella maniera più assoluta. Continuando a rimanere sul «pezzo» significa in un certo qual modo, o meglio indirettamente, tirare le orecchie a Gian Piero Gasperini. Sì, perché è come dire che la parola vincente non rientra nel vocabolario di sua consultazione.

Al contrario il Gasp di risultati copiosi e qualitativi importanti nei sei anni di gestione tecnica ai tifosi ne ha regalati tanti. Dal suo ingaggio a oggi sono piovuti record blindati nelle sfide di campionato e in competizioni europee da far rabbrividire. Ed è tuttaltro che finita considerando che i nerazzurri sono in corsa per qualificarsi per la prossima Champions, per un traguardo in League puntando inoltre a un posto al sole proprio nella citata Coppa Italia (vicino l’esordio nell’edizione 2021-2022 contro il Venezia, datato al Gewiss Stadium il 12 gennaio alle ore 14,30).

Insomma abbiamo in mano una squadra che sta lottando alla ricerca di ben tre obiettivi da aggiungere a quelli documentabili da più di un lustro a questa parte. Altro che banalizzare sulla mancanza di specifici allori...

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