«Arbitro, ho segnato di braccio»
Quando in campo vince il fair play

La segnalazione di Vavassori, attaccante della Calcinatese, durante l’incontro di domenica contro l’Agnelli Olimpia (Terza categoria). Nessuno si era accorto. Il tecnico avversario: «Gesto che fa bene al calcio».

Un gesto di fair play che concilia con il mondo del calcio. La semplicità della Terza categoria, dove basta uno sguardo, una presa di coscienza immediata per poter annullare un gol arrivato per un tocco di mani.

Domenica 15 dicembre, nel corso del match tra la capolista del girone C Polisportiva Calcinatese e l’Agnelli Olimpia, alla metà della ripresa l’attaccante di casa Diego Vavassori intercetta con un braccio una palla che non avrebbe più raggiunto concludendo a rete: l’arbitro non vede il tocco e convalida il gol, ma il giocatore di casa non ci pensa un attimo a comunicare al direttore di gara che il suo tocco era irregolare. Quello che viene dopo è il grande applauso della formazione ospite, la cui difesa aveva notato l’irregolarità della rete, ma non c’è stato nemmeno bisogno di protestare vista l’immediata reazione del classe 1987.

«Non ha visto quasi nessuno, avrei potuto fare finta di niente e sarebbe stato il gol vittoria, ma non si fa così – esordisce Vavassori –: ho ammesso subito, mi sembrava palese il mio tocco perché quella palla non l’avrei più raggiunta, è stata solo una scelta d’istinto evidente. Mi sono sorpreso che fosse stata convalidata la rete e ho ammesso subito la cosa. Nonostante questo sono stato anche ammonito, però l’arbitro ha rispettato il regolamento. Ha fatto piacere a loro, sono stato sincero, ma mi sembra una cosa scontata, alla fine si parla di una partita di calcio e noi andiamo in campo per divertirci. Non abbiamo vinto e questo mi dispiace, ma ci rifaremo in un girone di ritorno che ci vedrà protagonisti per cercare di vincere il campionato».

Gli applausi, infine, sono arrivati anche dal tecnico dell’Agnelli Olimpia, Omar Valenti: «È un gesto nobile che abbiamo apprezzato: non è stata una furbata, il ragazzo si è accorto subito e sono questi gli episodi che fanno bene al calcio». La Polisportiva Calcinatese, ripartita in estate dalla Terza categoria, intanto si gode il titolo di campione d’inverno con 5 punti di vantaggio sulla Giovanile Trealbe e si prepara alla festa natalizia: da celebrare non c’è solo il primato, ma anche il gesto del cuoco classe 1987 con trascorsi in Entratico, Casazza, San Paolo e Gorlago.

Giocatore ora fermo per pubalgia, ma fautore di questo rilancio del calcio a Calcinate, è Cristian Bellina, classe 1981. «Vorrà dire che avremo due motivi per festeggiare il Natale come si deve – afferma l’attaccante della Polisportiva Calcinatese –: siamo in parte il gruppo con cui avevamo iniziato il progetto a Gorlago e alcuni di Calcinate, una formazione di livello con giocatori che hanno fatto categorie più prestigiose. La sincerità c’è ancora e ci ha fatto piacere, anche perché noi con quel gol avremmo con probabilità preso i tre punti. Abbiamo fatto un’andata quasi perfetta e naturalmente puntiamo al salto nella categoria superiore. I fondatori di questo gruppo insieme a me sono Beppe Previtali, Stefano Capoferri e Davide Barcella: adesso non dobbiamo mollare, ma l’inizio di stagione è molto confortante».

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