Addio a Pizzi: annullò il grande Charles nella prima vittoria in casa della Juve

IL LUTTO. Mediano-stopper, nato in Borgo Santa Caterina, fu atalantino dal 1958 al 1961: smise a 22 anni per una nefrite.

L’Atalanta piange un altro pezzo della sua storia: se n’è andato Francesco Pizzi, che giocò in nerazzurro a cavallo tra gli Anni ’50 e ’ 60 facendosi valere sia come mediano, sia come stopper, il difensore centrale dedito alla marcatura del centravanti avversario. Proprio in quel ruolo Pizzi visse la sua giornata più bella da atalantino il 28 febbraio 1960, quando fece valere tutte le sue grandi doti nel gioco aereo annullando il mitico attaccante gallese della Juventus, John Charles, e risultando fondamentale per la prima, storica vittoria dell’Atalanta sul campo dei bianconeri torinesi.

Nato il 17 dicembre 1938 nelle case popolari di Borgo Santa Caterina, cresciuto in quell’inesauribile miniera di grandi talenti che è sempre stata in tutta la sua storia ultracentenaria l’Excelsior, Pizzi arrivò giovanissimo all’Atalanta debuttando in prima squadra il primo marzo 1959 a Taranto (1-1), in Serie B. L’anno dopo Pizzi – compagno di camera nei ritiri e nelle trasferte di Angelo Domenghini – disputò 16 gare in A conquistandosi la stima dell’allenatore Ferruccio Valcareggi, poi ct della Nazionale campione d’Europa nel 1968 e vice campione del mondo nel 1970. Il destino però era in agguato: una nefrite costrinse Pizzi a lasciare il calcio a soli 22 anni (ultima partita: Atalanta-Venezia 3-1 il 3 settembre 1961), dedicandosi ad alcune esperienze di allenatore nel calcio dilettantistico (in particolare con la Gandinese) ma soprattutto a una brillante carriera da dirigente d’azienda che lo portò a stabilirsi a Milano.

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