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Cronaca / Bergamo Città
Martedì 18 Febbraio 2025
Vigilessa uccisa, le motivazioni: ergastolo perché il piano era di eliminarla
IL DELITTO DI TEMÙ. Le motivazioni della sentenza della Corte d’Assise d’appello di Brescia: le due figlie e l’ex fidanzato di una delle due «tutti ugualmente colpevoli».
Tutti colpevoli allo stesso modo e quindi tutti condannati all’ergastolo. Non ha dubbi la Corte d’assise d’appello di Brescia nelle 72 pagine di motivazioni della condanna al fine pena mai nei confronti del trio criminale, Paola e Silvia Zani e del bergamasco Mirto Milani, autori dell’ omicidio dell’ex vigilessa di Temù Laura Ziliani , madre delle due imputate, ammazzata l’8 maggio 2021 poi sepolta vicino al fiume Oglio a Temù e ritrovata tre mesi dopo.
«Non vi è mai stato sbilanciamento di ruoli fra i tre imputati, anche sotto il profilo della loro reciproca influenza, per questo è inattuabile la richiesta difensiva «di modulare diversamente il giudizio di responsabilità» scrive la Corte d’assise d’appello di Brescia. Nessun dubbio sulla premeditazione dell’omicidio. «Il progetto di uccidere da parte degli imputati venne elaborato, vennero preparate le modalità attuative - scrivono i giudici -, predisposta anche il luogo del delitto, venne studiata l’occasione per commetterlo, preparandosi altresì al nascondimento del cadavere, munendosi a tal fine di vestiti e strumentazione apposita, predisponendo altresì la vettura per il trasporto del cadavere, cosi dandosi ulteriormente contezza che l’evento, secondo la loro prospettazione, si doveva verificare».
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