Se lo stomaco «fatica» a svuotarsi, il test può essere d’aiuto

L’INTERVISTA . Un test non invasivo, utile in caso di dispepsia, sindrome da reflusso gastroesofageo o diabete. Ne parliamo con Francesco Azzolini, gastroenterologo ed endoscopista del Policlinico San Marco.

È un metodo non invasivo per lo studio dello svuotamento gastrico, che può essere utile in caso di dispepsia, sindrome da reflusso gastroesofageo o diabete. Parliamo del breath test Acido Ottanoico e lo facciamo con il dottor Francesco Azzolini, gastroenterologo ed endoscopista del Policlinico San Marco, responsabile dell’Unità funzionale di Endoscopia operativa dell’Irccs Ospedale San Raffaele Milano.

Di che tipo di test si tratta?

«Il breath test Acido Ottanoico fa parte della “famiglia” dei breath test, ovvero esami che si eseguono attraverso l’analisi di campioni di aria espirata (in inglese significa “test del respiro”). Nel caso del breath test Acido Ottanoico, in particolare, si va a indagare il tempo di svuotamento gastrico, cioè la velocità impiegata dai cibi solidi per passare dallo stomaco al piccolo intestino. Uno svuotamento gastrico anomalo è tra i fattori che contribuiscono alla comparsa di dispepsia, ovvero digestione lenta e difficoltosa, o di sintomi post-prandiali come nausea, flatulenza, sazietà precoce o senso di pienezza dopo il pasto. Questo test consente inoltre di identificare pazienti con gastroparesi sia idiopatica sia diabetica evitando il ricorso a indagini molto costose e sofisticate come la Scintigrafia Gastrica difficilmente praticabile come primo esame e utilizzata solo in un secondo tempo solo come test di conferma. La gastroparesi è una patologia trattabile che spesso non viene diagnosticata né trattata, ma semplicemente etichettata come cattiva digestione, portando a conseguenze importanti sulla qualità di vita del paziente».

Come si effettua l’esame?

«ll test consiste nel far soffiare il paziente all’interno di 2 provette così da raccogliere l’espirato basale. Successivamente vengono somministrati due plumecakes (o altro cibo solido simile) e subito dopo la capsula con il substrato 13C-Acido Ottanoico e infine un ultimo plumcake con un bicchiere d’acqua (200 ml). Nelle 4 ore seguenti vengono eseguiti campionamenti dell’espirato ogni 30 minuti».

«La gastroparesi è una patologia trattabile che spesso non viene diagnosticata né trattata, ma semplicemente etichettata come cattiva digestione, portando a conseguenze importanti sulla qualità di vita del paziente»

Ma cosa è l’Acido Ottanico?

«È un acido grasso normalmente presente in diversi alimenti. Una volta ingerito viene assorbito con facilità dal duodeno e trasportati dal sangue al fegato, dove si ossida velocemente producendo anidride carbonica. Il tempo di escrezione dell’anidride carbonica nell’espirato permette di stimare il tempo di svuotamento gastrico».

È necessaria una preparazione particolare?

«Sì, è necessario attenersi ad alcune raccomandazioni: informare il medico se si assumono farmaci (es. anticolinergici, narcotici e procinetici); consumare una cena leggera la sera precedente; evitare di assumere cibi ricchi di Carbonio 13 (mais, ananas e zucchero di canna) per almeno due giorni prima; essere a digiuno da almeno 10 ore (si può bere solo acqua non gassata). Evitare di fumare, mangiare, dormire e svolgere attività fisica intensa da mezz’ora prima e durante tutta la durata del test».

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