La poesia di Neruda al Centro Culturale delle Grazie

L’INCONTRO. Appuntamento al Centro Culturale delle Grazie venerdì 8 novembre alle ore 20.45 nella Sala delle Carte, a Bergamo. Ingresso libero.

Alla poesia di Pablo Neruda (1904-1973), premio Nobel per la letteratura nel 1971, il Centro Culturale delle Grazie dedica la serata di venerdì 8 novembre (ore 20.45) nella Sala delle Carte, a Bergamo (ingresso da viale Papa Giovanni XXIII, 13). In collaborazione con Silvio Bordoni, gli attori Virginio Zambelli e Katia Cassella daranno voce alle liriche del grande poeta cileno, accompagnati dalle musiche al bandoneon di Gino Zambelli.

Liriche e musica

L’amicizia tra Virginio Zambelli e Silvio Bordoni risale al 1975, quando l’attore, che collaborava col Cenacolo Orobico di Poesia, fu chiamato per la lettura da «La pelle della terra» (Todariana, 1974) di Bordoni che nello stesso anno riceverà il Premio Poesia Milano. «In quel momento - racconta Zambelli - oltre all’amicizia, è nata subito l’idea di organizzare serate sulla poesia dei grandi autori, del passato e del presente». Da allora il sodalizio artistico, al quale si è poi aggiunta l’attrice Cassella, ha realizzato moltissime serate di letture poetiche, soprattutto in città e in vari luoghi della provincia, quasi sempre con un accompagnamento musicale. «Sono felice - continua Zambelli - di essere riuscito a coinvolgere per questa serata un bravissimo musicista come Gino Zambelli, che condivide con me casualmente lo stesso cognome».

La poesia di Neruda

Neruda è stato da subito uno degli autori amati da Bordoni e Zambelli. Il suo vero nome era Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, ma scelse lo pseudonimo Pablo Neruda in onore dello scrittore e poeta ceco Jan Neruda. Noto al grande pubblico soprattutto per le poesie d’amore, Neruda è anche autore di una potente poesia civile, in cui denuncia le ingiustizie sociali, la crudeltà e la corruzione dei regimi dittatoriali. Tra le liriche che saranno lette la celebre «Solo la morte» e il «Canto alle madri dei miliziani morti», scritta nel settembre del 1936 per il lutto delle madri spagnole che piangevano i propri figli caduti durante la guerra civile, scoppiata nel luglio dello stesso anno. Nel mese di agosto era stato fucilato brutalmente anche Federico Garcia Lorca, di cui Neruda era grande amico. La serata chiude l’Ottavario dei defunti della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie che, su iniziativa del parroco monsignor Valentino Ottolini, prevede sempre anche preziosi eventi, tutti a ingresso gratuito.

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