Ernie, protusioni, contratture: l’ozonoterapia può aiutare

LA TERAPIA . L’ozonoterapia è un trattamento basato sulle capacità antinfiammatorie, antibatteriche, antivirali e antalgiche dell’ozono.

Viene eseguito in ambito ambulatoriale e si sta affermando sempre più per la cura delle ernie, delle protusioni discali e delle contratture muscolari paravertebrali. «È molto veloce e pratico – sottolinea il dottor Sebastiano Giambartino ortopedico e traumatologo di Humanitas Gavazzeni e di Humanitas Medical Care di Bergamo –: è sufficiente utilizzare un piccolo strumento che eroga ozono, molecola instabile che svolge azioni benefiche in molti ambiti, non solo ortopedici».

Un metodo di intervento, in effetti, che non riguarda solo problematiche legate alla schiena e alle sue componenti: «Lo si utilizza anche per le patologie di tipo artrosico degenerativo e per finalità estetiche, essendo particolarmente indicato per contrastare la cellulite, che altro non è che un processo estetico disfunzionale di tipo infiammatorio. Si è visto anche che con questa tecnica si possono ottenere ottimi risultati a livello di patologie vaginali e rettali. E che, con l’ausilio di medicazioni particolari, consente di ottenere notevoli risultati nell’ambito delle ulcere diabetiche. Insomma, è un antinfiammatorio che può essere utilizzato per trattare condizioni molto differenti tra loro», aggiunge il dottor Giambartino.

L’ozonoterapia non provoca né fastidi né dolori per i pazienti

«L’applicazione è soprattutto intramuscolare o sottocutanea e viene praticata con siringhe riempite di questo materiale inerte, l’ozono, che non ha nessun colore ma ha un odore del tutto particolare, che ben conosciamo. È quello che sentiamo dopo le abbondanti piogge, quando l’alta carica elettrica presente nell’aria rende instabili le molecole di ossigeno e le trasforma in molecole di ozono».

Attraverso piccole iniezioni, l’ozono viene insufflato, cioè iniettato, nel punto interessato dalla problematica e per indirizzare l’iniezione con la massima precisione gli operatori fanno uso di un’ecoguida. «L’aspetto interessante di questa tecnica – conclude lo specialista – è che, con le uniche eccezioni delle persone ipertiroidee e delle donne in gravidanza, può essere praticata a chiunque, senza limiti legati all’età del paziente e senza controindicazioni, visto che non esiste un’allergia all’ozono. E altrettanto interessante è il fatto che subito dopo il trattamento il paziente può tornare a svolgere le mansioni della vita quotidiana senza limitazioni e senza alcun problema di deambulazione».

L’ozonoterpaia è risolutiva?

La domanda finale è: si tratta di un trattamento risolutivo? «L’ozono è un gas di tipo naturale e quindi i tessuti lo smaltiscono nel tempo. Bisogna però dire che nella maggior parte dei pazienti la sua presenza si prolunga a lungo, apportando benefici a una condizione che, prima del trattamento, era tale da non consentire una vivibilità serena».

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