Anche se in vacanza non dimentichiamoci la salute delle mani

Ci rendiamo conto che le nostre mani non godono di ottima salute quando non riusciamo a utilizzarle per il dolore che proviamo nel loro movimento. Come gestire le patologie che possono colpirle?

La prima indicazione è quella di non trascurare i sintomi per evitare che siano preludio di condizioni difficili poi da curare e, in estate, alcuni accorgimenti sono un toccasana per le articolazioni. Ne abbiamo parlato con il dottor Davide Smarrelli, responsabile della Chirurgia della mano di Humanitas Gavazzeni.

Dottor Smarrelli, il caldo dell’estate aiuta le mani a stare meglio?

«Sì, spesso le patologie articolari sono correlate alle variazioni del meteo e il calore aiuta ad attenuare il dolore, tanto è vero che molte terapie termali, utilizzate nei disturbi alle articolazioni, sono finalizzate a dare calore, come le sabbiature, certe tipologie di fanghi e idroterapie. Quindi, sì, il caldo è decisamente un toccasana nelle patologie che colpiscono mani e dita, specialmente se croniche».

Contro il dolore è sempre meglio preferire una temperatura calda al freddo?

«Dipende dal tipo di dolore. Ad esempio, l’artrosi alle mani che consiste in una degenerazione e, quindi, ha una sua evoluzione, può presentare dei picchi di dolore ed è in questi momenti che il freddo aiuta, ma come trattamento continuativo la cura migliore, invece, è il caldo».

L’estate è una buona stagione?

«Come spiegato, per i benefici che il caldo dà alle articolazioni, sicuramente l’estate e le sue temperature fanno bene. Ma anche in questa stagione la guardia non deve essere mai abbassata, in particolare per quanto riguarda i traumi che possiamo arrecare alle articolazioni, specialmente delle dita, nelle diverse attività tipicamente estive: da escursioni in montagna a nuotate vicino agli scogli e sport da bagnasciuga, come beach volley e i classici racchettoni. Il consiglio è quello di pensare che, comunque, anche nel divertimento si sta facendo un’attività sportiva che richiede preparazione fisica».

A cosa bisogna stare attenti quando si pratica beach-volley?

«Ai traumi dovuti al contatto con la palla o a eventuali cadute che sono più frequenti di quanto non si creda e che possono portare a fratture del pollice o delle falangi, lesioni articolari o dei legamenti e lussazioni. Tutti problemi a cui sono meno soggette le persone che praticano abitualmente questo sport. Per tutti gli altri il consiglio è quello di non cimentarsi in partite di livello troppo agonistico e di prepararsi facendo esercizi di mobilità delle dita e stretching del braccio con cui si batte la palla».

Oltre allo sport quali possono essere i «nemici»delle mani in estate?

«Attenzione alle punture di insetti (api, vespe e bombi, zecche), presenti sia in città sia al mare, e ai morsi delle vipere che non sono così infrequenti in montagna, vicino alle rocce esposte al sole e dove fa molto caldo».

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