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Lunedì 02 Dicembre 2019
Atalanta, ora il Verona
ma è in Ucraina la gara della vita
La rinascita della vera Atalanta era iniziata già col Manchester City, poi subito interrotta dallo scialbo 0-0 di Genova con la Sampdoria. Ma i nerazzurri avevano ripreso il filo contro la Juve (pur perdendo una partita per lunghi tratti in pugno) e sono tornati a correre contro la Dinamo Zagabria e a Brescia: due vittorie limpide, una tutt’altro che scontata in Champions League, la successiva secondo pronostico in campionato.
Preventivabile la vittoria su un Brescia allo sbando (complice la scelta sciagurata del presidente Cellino di affidarlo a Grosso, ma ieri ci ha ripensato e lo restituirà a Corini, che almeno aveva plasmato una squadra capace di battersi) ma facile solo se giochi con la testa giusta, con la mentalità da grande squadra. Ed è quello che è successo sabato, al netto delle leziosità che Gasperini non ha nascosto nel commentare la partita allo stadio Rigamonti.
C’è pertanto grande fiducia per i prossimi impegni di campionato da qui alla fine dell’anno: sabato a Bergamo col Verona e poi a Bologna e in casa contro il Milan (seguiranno entro la metà di gennaio Atalanta-Parma e la trasferta a San Siro per il big match con la lanciatissima Inter di Conte, ieri balzata in vetta alla classifica). L’Atalanta, già in zona Europa, può recuperare posizioni e rientrare tra le quattro che andranno in Champions nella prossima stagione. E a proposito di coppa dei campioni, è subito dopo il Verona, mercoledì 11 dicembre, che arriva la nuova sfida della vita, l’ennesima sotto la guida di Gasperini. E capita al momento giusto. Si va a Kharkiv, in Ucraina, per cercare di battere lo Shakhtar Donetsk e centrare un’epica (storica è troppo poco) qualificazione agli ottavi di finale (ma servirà che il City non perda con la Dinamo). La piazza di Bergamo se la meriterebbe. Anche sabato, con l’abbraccio alla squadra a Zingonia dopo la passeggiata di Brescia, ha dimostrato un amore che forse in Italia non ha eguali. L’Atalanta e il suo popolo sembrano più una realtà da Premier League che da Serie A. E se la partita con lo Shakhtar vale una stagione internazionale, c’è bisogno di Zapata: oggi torna dalla Spagna, dove è andato a farsi curare il muscolo dolorante. È già una buona notizia, speriamo di darvi al più presto quella che tutti aspettano, Duván in campo.
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