Motori
Martedì 14 Dicembre 2021
Mazda2: in arrivo anche la versione ibrida
L’aggiornamento di Mazda2 continua: dalla primavera 2022 sarà in vendita in tutta Europa anche la versione full-hybrid.
É la prima volta che Mazda introduce la tecnologia di propulsione totalmente ibrida, abbinando un motore benzina tre cilindri da 1490 cc, 93 Cv/68 kW a quello elettrico da 59 kW, per una potenza totale del sistema di 116 Cv/85 KW. La Mazda2 Hybrid accelera da 0 a 100 km/h in 9,7 secondi e raggiunge una velocità massima di 175 km/h. Nel ciclo combinato Wltp offre un consumo dichiarato di 4,0-3,8 l/100 km ed emissioni di CO2 di 93-87 g/km (in base all’adozione di cerchi da 16” o da 15”).
All’avvio il veicolo funziona automaticamente in modalità EV offrendo, in ambito urbano, un funzionamento silenzioso con la spinta del motore elettrico, con zero emissioni di CO2, Nox e particolato. Durante la marcia normale, invece, la spinta viene ripartita tra il motore a benzina e il motore elettrico in modo da ottenere la migliore efficienza possibile nei consumi di carburante. In fase di decelerazione e in frenata, l’energia cinetica viene, poi, recuperata come energia elettrica e immagazzinata nella batteria.
Il livello di carica viene costantemente gestito tramite un generatore azionato dal motore termico per eliminare qualsiasi necessità di ricaricare il sistema da una sorgente esterna. Sebbene sia una vettura compatta del segmento B, la nuova Mazda2 Hybrid, con il suo passo lungo 2.560 mm, offre una comoda sistemazione per quattro adulti e uno spazio di 286 litri nel bagagliaio. In tutta Europa sarà disponibile con tre livelli di allestimento: Pure, Agile e Select e con una valutazione cinque stelle nelle prove Euro-Ncap di resistenza agli urti. Il modello ibrido è il più recente risultato della collaborazione di lunga data tra Mazda e Toyota Motor Corporation. La vettura è altamente significativa per Mazda nel contesto dell’impegno dell’azienda a raggiungere gli obiettivi stabiliti nella «Sustainable Zoom-Zoom 2030», la sua visione a lungo termine per lo sviluppo tecnologico. In particolare, in linea con gli Accordi di Parigi, punta a ridurre del 50% le emissioni medie di CO2 «well-to-wheel» (dall’estrazione del petrolio all’impiego su strada) entro il 2030 e, accelerando l’elettrificazione della sua flotta, raggiungere la neutralità al carbonio entro il 2050.
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