Yuri Colleoni: «Il prodigio della camera oscura che mi ha fatto innamorare della fotografia»

L’INTERVISTA. Uno degli storici fotografi de L’Eco di Bergamo ci racconta dove nasce la sua passione e cosa significa essere fotografo di un quotidiano.

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«Ho imparato da mio padre che era fotografo, sin da piccolo quindi ho avuto a che fare con le immagini, ma il momento in cui mi sono detto “voglio fare il fotografo”, è stato quando, in assenza di mio padre, sono entrato nella camera oscura che era in cantina e ho sviluppato la mia prima foto. Quando ho messo la carta nell’acido e magicamente si è materializzata l’immagine, mi sono emozionato». Così lo storico fotografo de L’Eco di Bergamo, Yuri Colleoni, descrive il momento in cui ha capito che voleva fare il fotografo.

«Mio padre e l’idea di fondare Bergamo Tv»

Mio padre nel 1976 acquistò la prima telecamera in bianco e nero per riprendere le partite dell’Atalanta. I filmati poi venivano studiati e usati dalla società per riguardare la gara e correggere gli errori tecnici. Fu un successo e per questo mio padre decise di acquistare una telecamera più bella. Con due telecamere il passo verso il sogno di fare una Tv fu breve, da questa intuizione nacque Bergamo Tv».

Fare il fotografo per un quotidiano

«Fare il fotografo per un quotidiano non è facile, devi essere sempre pronto quando la redazione chiama a ogni ora del giorno e della notte, ma vedere la tua firma sulle pagine dell’Eco alla fine è una grande soddisfazione».

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