Riccardo Schiavi racconta la sua Pasqualina: «Una storia di famiglia»

L’INTERVISTA. Nata nel 1912 come ristoro per cacciatori, diventata prima trattoria e poi pasticceria: «L’apertura a Bergamo? All’inizio una tragedia, ma con la qualità i risultati arrivano».

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«Pasqualina nasce nel 1912, dal nome della zia di mia nonna, la prima generazione aprì ad Almenno San Bartolomeo un ristoro per i cacciatori, ai tempi non c’era nulla». Riccardo Schiavi, titolare della pasticceria e gelateria «La Pasqualina», racconta la sua storia - e quella della sua famiglia - a «L’Eco di Bergamo incontra».

«La seconda generazione, quella di mia nonna, l’ha trasformata in una trattoria. La terza in bar e gelateria». Fino alla quarta, quella di Riccardo: «Io non arrivo dalla pasticceria, ma ho sempre viaggiato perché giravo il mondo per un’azienda bergamasca che produce caschi per biciclette. Mi spaventava l’idea di chiudermi tra quattro mura, così ho iniziato a viaggiare per l’Italia in cerca delle materie prime, la base di tutto».

Quindi il trasferimento a Bergamo: «Secondo me mancava un locale punto di riferimento per i bergamaschi. Decido quindi di aprire in via Borfuro: all’inizio è stata una tragedia. Abbiamo scelto una location molto nascosta, a pranzo facevamo due o tre coperti, i miei collaboratori volevano cambiare lavoro. Ma quando ti concentri sulla qualità di materie prime e servizio i risultati arrivano, così è stato».

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