Nicola Viscardi si racconta: «La Bergamo del futuro ancora più umana. Io influencer? Racconto la mia vita»

L’intervista È il presidente del Duc, il Distretto Urbano del Commercio ed è anche uno tra i 30enni più social di Bergamo con una comunità virtuale che lo segue su Instagram. Qui racconta la sua vita, con l’entusiasmo che gli appartiene da sempre, e con grande capacità di raccontare la sua malattia e la sua forza incredibile di combatterla, giorno dopo giorno.

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Da bambino voleva fare il benzinaio, ma a 30 anni si occupa con la sua famiglia di una nota attività commerciale in Borgo Palazzo, la Foto Ottica Skandia. Ma non solo, perché Nicola Viscardi è conosciuto a Bergamo per tanti motivi e soprattutto perché da alcuni anni è il presidente del Distretto Urbano del Commercio (Duc). Nicola è un volto noto sul territorio e sui Social, capace di fare rete tra i commercianti e le istituzioni e associazioni del territorio, ma anche una comunità virtuale che lo segue per la sua simpatia, la sua gioia di vivere e il suo entusiasmo, ma anche la sensibilità nel raccontarsi.

Lo contraddistingue una grande dialettica, un’empatia innata e una concretezza che gli ha permesso di creare con il Duc una rete di progetti e di attività per Bergamo: «Fin da bambino ho imparato dalla mia famiglia che è importante guadagnarsi il proprio futuro, imparare e sudare per seguire un percorso. Questo - spiega - nonostante io sia un privilegiato, credo di aver portato a casa dei buoni risultati con il Duc e per la mia città. Mi piace essere concreto e mi piace fare cose per le quali posso essere concreto. La cosa che mi rende più orgoglioso sono le buone relazioni costruite negli anni».

Un personaggio social che negli ultimi mesi ha visto crescere la comunità virtuale che lo segue dopo aver raccontato della sua malattia: «Ho un linfoma: mi sto curando, un percorso che non ha ancora fine. Un impegno mentale e fisico». Racconta la sua storia attraverso Instagram: «Una piccola comunità di buontemponi - minimizza e sorride -. E mi raccomando: non sono un influencer - ride -. Mi diverto e voglio essere libero: è la cosa più bella».

E così vive giorno dopo giorno, tra gli amici, cene, bevute in compagnia e «la» Chiara, fidanzata di una vita. «Poi tifo anche Milan» ride e chiede scusa ai bergamaschi con il suo modo sincero e scanzonato che lo contraddistingue. La Bergamo del futuro? «Ancora più umana, e impostata sulle relazioni». Con un sogno nel cassetto: «Ovviamente guarire e non vedere più un ospedale fino a... 85 anni. Il resto viene da sè».

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