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Martedì 26 Novembre 2024
«La street art unisce generazioni e le fa dialogare». Il Baro: «Ai ragazzi dico di credere nell’originalità»
L’INTERVISTA. Ha da poco presentato una sua opera allo scalo di Orio al Serio, come sogno nel cassetto vorrebbe dipingere tutta la pista dell’aeroporto. Paolo Baraldi insegna Arte ai ragazzi ed è un muralista, da sempre uno street artist conosciuto con il soprannome de “Il Baro”.
Già dagli anni Novanta ha iniziato a fare il graffittaro, ora l’attività di muralismo è cambiata ed è regolamentata e lui lavora e realizza opere in luoghi pubblici e privati come lo scalo aeroportuale di Orio al Serio. Street artist bergamasco, insegnante d’Arte nelle scuole superiori, Paolo Baraldi lo conoscono tutti come “Il Baro”: «Amo definirmi un muralista - sottolinea -, un artista che si muove in uno spazio pubblico» e aggiunge: «Per me l’arte è comunicazione, una forma di architettura capace di far incontrare le persone».
«La street art può aiutare a far interrogare generazioni»
Aggiunge: «La street art può aiutare a far interrogare generazioni: in luoghi trascurati il muralismo crea piccoli e grandi segni che sono come molliche di pane lasciate per ritrovare la strada. Opere che creano nuove forme di appartenenza e che mettono in relazione generazioni, che piaccia o meno il fenomeno».
«Per me l’arte è comunicazione, una forma di architettura capace di far incontrare le persone»
«Il primo lavoro? se così si può chiamare è stato a Valtesse nel mio quartiere. Era la mia firma, una tag con la parola “Are”, e quindi una rielaborazione delle lettere del mio nome, in un lettering personale. Dopo anni ho abbandonato le lettere per forme più assimilabili al muralismo e sono intervenuto in città con diverse opere tra l’ultima in aeroporto, a Orio al Serio».
«Serve originalità e una Bergamo più accessibile»
Ora il desiderio: «Una Bergamo del futuro un po’ meno da rendering, e un po’ meno pettinata, ma soprattutto la vorrei un po’ più accessibile. Ai ragazzi lo dico sempre quando sono a scuola: trovate il vostro canale espressivo, siate il più originali possibile e meno omologati. Battendo nuove strade, le cose si potrebbero fare interessanti». Nuove opere? «Una da sogno nel cassetto: mi piacerebbe dipingere la pista dello scalo di Orio: sarebbe molto interessante da vedere per chi arriva e per chi parte dalla nostra città».
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