«Don Matteo parla a tutti, ora penso a un progetto bergamasco»

L’INTERVISTA. «La scrittura è un lavoro». Lo sa bene Mario Ruggeri, sceneggiatore bergamasco, noto per il suo lavoro nella serie tv di Don Matteo: «L’ispirazione? Per quanto mi riguarda parte dalla realtà».

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«Lo sceneggiatore non scrive solo una storia, ma la scrive perché debba essere realizzata: si tratta di un processo complesso che coinvolge molte persone». Mario Ruggeri è uno sceneggiatore bergamasco, noto per il suo lavoro nella serie tv di Don Matteo: «L’ispirazione’ Per quanto mi riguarda parte dalla realtà».

«Don Matteo» lo fa da vent’anni, da dieci «Un passo dal cielo»: «un titolo sfidane è stato Diavoli, scritto per Sky, il titolo a cui sono più affezionato è invece la miniserie “Preferisco il paradiso” su San Filippo Neri con Gigi Proietti».

Laureato in Filosofia, con una specializzazione in Comunicazione e Spettacolo, Mario Ruggeri ha seguito un corso di story editing e a Roma dopo uno stage non mi sono più fermato. «Don Matteo è una favola della realtà, racconta un mondo felice, in cui lo spettatore si rifugia. Le storie sono consolatorie? Credo debbano rappresentare uno spazio di sogno e felicità: serve evasione, un tentativo di recuperare una dimensione di serenità. Don Matteo piace perché parla di buoni sentimenti: Don Matteo rappresenta la speranza di un mondo migliore. Gente che, nella vita comune e nelle difficoltà, ce la fa. Racconta anche un’Italia poco raccontata, quella della provincia».

Tra i progetti, sta sviluppando un legal italiano: «Non semplicemente un avvocato o un giudice che indagano, ma della macchina che è la giustizia. Per ora sulla carta dovrebbe essere ambientato a Bergamo».

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