«Armani un gentleman, Versace vulcanico, poi il mio sogno di artigianalità»

L’intervista. Parla la stilista Miriam Grassi Cividini: dall’85 con il marito ha fondato l’omonimo marchio. I ricordi degli anni al fianco dei più grandi nomi dell’alta moda italiana. «Valentino ci faceva sempre trovare una torta quando andavamo a Roma».

08:29

«Ho conosciuto Armani quando muovevo i primi passi nel mondo della moda: lo definirei un grande maestro, molto educato, giovane mentalmente e concreto. Versace? Per lui nutro un grande affetto: ho lavorato per Gianni sei anni, era vulcanico e bisognava saper anticipare le sue esigenze. Valentino invece ci faceva sempre trovare una torta quando andavamo a Roma, con Giammetti aveva sempre tante piccole attenzioni. È il Signor Valentino».

Miriam Grassi Cividini, stilista, si racconta dagli esordi, un po’ per caso, con i più grandi nomi dell’alta moda italiana fino alla scelta di fondare, ormai 35 anni fa, il marchio Cividini, con il marito Piero. «Ho avuto la fortuna di iniziare nei primi anni del made in Italy, era tutto meraviglioso. Ho conosciuto mio marito da giovanissima: ci siamo sposati dopo anni di frequentazione tra un viaggio e l’altro e poi abbiamo deciso di fondare qualcosa insieme. È così che 35 anni fa è nato il marchio Cividini».

«La moda di Cividini ci rispecchia molto - racconta la stilista che da poco è diventata nonna -: non grida, è concreta, rispetta il nostro modo di essere, l’artigianalità e il made in Italy».

© RIPRODUZIONE RISERVATA