Angelo Colombo: «A 84 anni mi piace ancora esercitare. Ai bambini bisogna parlare, parlare, parlare...»

L’INTERVISTA. Il colloquio con i bambini è importantissimo nel percorsi di cura, il dottor Angelo Colombo, racconta la sua lunga carriera di pediatra e neonatologo.

09:07

«Ancora oggi mi piace esercitare la mia professione», così a 84 anni, Angelo Colombo, pediatra e neonatologo si presenta a L’Eco di Bergamo Incontra. Una frase che dice tutto della passione e della professionalità che ha animato la sua lunga carriera nelle corsie degli ospedali curando bambini di diverse generazioni.

La sua è una storia di dedizione assoluta verso la professione: «Per curare i bambini, -ci dice-, serva una sensibilità particolare. Non basta fare la diagnosi e somministrare la cura. Bisogna metterci qualcosa di più, anche di psicologico, sia con i piccoli, sia con i genitori che sono parte integrante e importante del percorso di cura e di guarigione».

«Noi curavamo i prematuri, soprattutto, ma anche i neonati a termine con malattie gravi. Se pensa che nel 1968 i neonati prematuri di 24 settimane non venivano nemmeno assistiti perché non c’erano le possibilità per farlo. Oggi si assistono anche bambini di 23 settimane».

Infinite le storie e gli aneddoti custoditi nella memoria di Angelo Colombo, tra questi molti neonati salvati in condizioni davvero complicate, a volte disperate. L’attenzione verso il bambino, deve venire prima di tutto, ma soprattutto rivolgersi a lui e parlare: «Perché ai bambini bisogna parlare, parlare, parlare...»

© RIPRODUZIONE RISERVATA