Amici della pediatria: «Per Santa Lucia i nostri sogni per i bimbi ricoverati in ospedale»

A Santa Lucia e Natale ci sono desideri da esprimere per i grandi e per i piccini: e di sogni nel cassetto l’associazione «Amici della pediatria» ne ha tantissimi. Serve un pizzico di magia tipico di questo periodo dell’anno e tanta solidarietà e impegno di tutti per renderli realtà. «Vorremmo fare in modo che la Torre 2 dell’ospedale Papa Giovanni XXIII sia dedicata interamente alla pediatria - racconta Milena Lazzaroni, presidente dell’associazione nata ormai più di 30 anni fa a supporto dei bimbi ricoverati in ospedale e delle loro famiglie - in modo da creare un ospedale dei bambini all’interno del Papa Giovanni. Un altro nostro sogno è inserire figure professionali dedicate alla logopedia, alla psicomotricità, alla fisioterapia in carico all’ospedale».

Milena Lazzarani, da 11 anni è presidente dell’associazione nata nel 1990 dall’intuizione dell’allora primario Federico Bergonzi e della moglie, la scrittrice Giusy Quarenghi, e di dieci amici che si resero conto che ai bambini serviva un supporto sociale durante il ricovero. Fu così che l’allora primario della Pediatria creò le condizioni perché i genitori potessero fermarsi sempre con i loro figli in ospedale. Fu invece il presidente Cesare Angelelli a portare la scuola in ospedale. «La storia di Amici della pediatria è prima di tutto una storia di amicizia e cura per i bambini e il loro diritto a restare tali anche in una situazione delicata e di malattia» pensa Lazzaroni.

«Ho vissuto io stessa la malattia e si è risolta al contrario di come doveva essere: appena ho avuto le forze ho dato una mano in associazione» ricorda Milena che da 20 anni è volontaria e ora presidente. «Quest’anno abbiamo realizzato due grandi progetti: un giardino per i bambini nei pressi della Torre 2 e un centro di accoglienza per le famiglie dei bimbi ricoverati». Come ogni anno i volontari di Amici della pediatria in questi giorni si trasformano in elfi e fate aiutanti di Santa Lucia per portare giochi e creatività ai bimbi in ospedale. Sotto l’albero anche la loro lettera per realizzare ancora tanti sogni in aiuto dei più piccini.