Via San Bernardino, sincronizzati i semafori. Ma restano i problemi

IL CANTIERE DEL RADDOPPIO FS. Dopo la chiusura del ponte primi interventi agli incroci con via Spino e via S. Tomaso, lievi miglioramenti, ma via Autostrada resta intasata. Berlanda: avanti per gradi.

Ventiquattr’ore e un primo intervento correttivo (seppure immediato) per regolare i flussi di traffico tra via Spino, via San Bernardino e via San Tomaso de’ Calvi, non basteranno di certo a «normalizzare» una situazione che solo il giorno prima era sembrata a tratti ingestibile. Anche perché a nord del ponte che lunedì mattina è stato chiuso per fare spazio al cantiere legato al raddoppio ferroviario Bergamo-Ponte San Pietro, il traffico è stato pesante anche ieri. Qualche miglioramento, però, dopo la difficile giornata di lunedì c’è stato. Il secondo giorno di chiusura del ponte, senza più la possibilità di svoltare da largo Tironi in via San Bernardino verso Colognola, è filato via con le solite code tra via San Giorgio e via Autostrada - l’alternativa preferita dagli automobilisti per uscire dalla città - da un lato, e quelle da via Paleocapa dall’altro. Servirà del tempo prima che i nuovi flussi di traffico si saranno assestati: tra fine maggio e i primi di giugno, poi, il ponte chiuderà anche verso il centro e a quel punto la situazione viabilistica sarà destinata a peggiorare di nuovo. Ma a quel punto ci sarà tempo tutta l’estate per trovare una quadra.

A nord del ponte che lunedì mattina è stato chiuso per fare spazio al cantiere legato al raddoppio ferroviario Bergamo-Ponte San Pietro, il traffico è stato pesante anche ieri. Qualche miglioramento, però, dopo la difficile giornata di lunedì c’è stato.

Intanto si ragiona per gradi e mentre il Comune sta studiando soluzioni per creare nuove alternative, le prime contromisure sono state prese ieri pomeriggio, così com’era stato annunciato dall’assessore alla Mobilità Marco Berlanda: gli agenti della Polizia locale sono intervenuti sul semaforo all’incrocio tra via San Bernardino e via Spino per «allungare» il verde a favore di chi arriva proprio da via Spino e s’immette in via San Bernardino. Questo per evitare d’ingrossare la fila di coloro che, «aggirando» la chiusura del ponte, transitano da via Autostrada e via Carnovali. Contestualmente è stato sincronizzato a quel semaforo l’impianto che si trova all’incrocio di via San Tomaso de’ Calvi. All’ora di punta di ieri pomeriggio gli incolonnamenti fino alla scuola primaria Biffi registrati il giorno prima erano spariti. Insomma, qualche passo in avanti è stato fatto, ma è ancora presto per capire quali e quanti altri interventi serviranno per minimizzare l’impatto di un cantiere che resterà aperto fino alla primavera del 2026.

«Procediamo per gradi»

«Sono stati aggiunti alcuni secondi al verde su via Spino all’immissione con via San Bernardino per evitare che si creassero accodamenti – spiega l’assessore Berlanda –, anche in considerazione del fatto che non c’è più il traffico che scende dal ponte. La logica ci suggerisce di procedere per gradi, dando del tempo anche agli automobilisti per capire la situazione. In tanti, lunedì, sono stati probabilmente presi alla sprovvista, perché non hanno avuto modo di informarsi prima. Per questo il traffico dei primi giorni è poco indicativo».

Anche ieri sono rimaste abbastanza libere sia la via dei Caniana che via Moroni. Quest’ultima è stata liberata dal cantiere dell’e-Brt immaginando proprio un maggiore afflusso di traffico verso la periferia. Ciò significa che tanti automobilisti hanno preferito andare verso via Autostrada.

Resta il problema di via Autostrada, dove confluiscono due flussi contrapposti, ovvero quello proveniente da via Paleocapa e quello che sale da via San Giorgio. Anche ieri è stato quello il punto più critico, con gli agenti della Locale impegnati (così come in largo Tironi) a far defluire il traffico per evitare imbottigliamenti. «La situazione di quella zona è senz’altro più delicata – ammette Berlanda –, anche perché ai flussi in uscita si aggiungono le auto incolonnate verso il centro cittadino. Stiamo comunque monitorando». A sorpresa, anche ieri sono rimaste abbastanza libere sia la via dei Caniana che via Moroni (quest’ultima è stata liberata dal cantiere dell’e-Brt immaginando proprio un maggiore afflusso di traffico verso la periferia): «Ciò significa che tanti automobilisti provenienti da via Carducci hanno preferito andare verso via Autostrada – riflette Berlanda –. Nei prossimi giorni si capirà se questa potrà diventare davvero una valida alternativa per giungere alla circonvallazione senza congestionare via San Giorgio e via Autostrada».

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