
( foto colleoni)
IL CANTIERE. Da lunedì 14 aprile non è più possibile accedere verso Colognola, circolazione paralizzata. Via San Giorgio e via Autostrada le strade più intasate. Berlanda: «Fenomeno previsto, interverremo sugli incroci».
Lo snodo nevralgico, quello dove nel pomeriggio di lunedì 14 aprile le conseguenze della nuova viabilità attorno a via San Bernardino sono apparse da subito pesantissime, è a circa trecento metri dal ponte, vale a dire tra l’incrocio di via San Giorgio e via Baschenis e quello tra via Paleocapa e via Autostrada. È qui che converge la maggior parte del traffico in uscita dalla città che da lunedì 14 aprile non può più transitare sotto il ponte di via San Bernardino.
Ore 9 del mattino: con la chiusura della corsia verso Colognola si è aperto il cantiere più temuto dei tanti che stanno interessando la città nell’ambito dei lavori per il raddoppio ferroviario Bergamo-Ponte San Pietro e per il treno per Orio. E le ripercussioni sul traffico non si sono fatte attendere: dopo una mattinata tutto sommato tranquilla, già nel primo pomeriggio il traffico si è appesantito, fino quasi ad «esplodere» in molte delle strade del quartiere con il passare delle ore. Fino alla fine di maggio si potrà ancora salire da via San Bernardino verso il centro, dopodiché il passaggio sotto il ponte chiuderà completamente per riaprire nella primavera del 2026. E a quel punto le conseguenze saranno, se possibile, ancora più pesanti.
Lunedì 14 aprile lungo le due principali strade di accesso - via Carducci e via Paleocapa - la situazione del traffico è diventata insostenibile intorno alle 17. Il Comune, attraverso una fitta cartellonistica, ha indicato le alternative: via Autostrada per chi arriva da via Paleocapa, e via dei Caniana (o via Moroni) per chi si trova sulla Briantea. Molti automobilisti, già in mattinata, hanno però «snobbato» quest’ultima alternativa, proseguendo per via San Giorgio fino all’incrocio con via Autostrada. Risultato: il traffico si è addirittura paralizzato nel pomeriggio fino alla rotonda di via Carnovali, dove le code in uscita dalla città si sono sommate a quelle in entrata dal casello autostradale verso la Malpensata. Lì è possibile tornare in via San Bernardino svoltando a destra proprio in via Carnovali, oppure proseguire verso il rondò dell’autostrada per accedere in via Spino, o ancora arrivare fino all’Asse interurbano, in pratica a Colognola.
Ci vorrà probabilmente qualche giorno, come spesso accade quando si ha a che fare con le modifiche alla viabilità, prima che le nuove dinamiche dei flussi di traffico si stabilizzeranno. Nel frattempo il Comune di Bergamo sta pensando alle contromisure: la prima sarà presa già nei prossimi giorni, con la regolazione delle tempistiche di alcuni semafori, come conferma l’assessore comunale alla Mobilità Marco Berlanda: «Rispetto ai dati medi normali, si sono create lunghe code anche in via Baschenis, probabilmente per la difficoltà di immettersi in via San Giorgio, e in via Carducci, svoltando verso via Moroni – dice –. Sono fenomeni che avevamo previsto. Il rimedio è agire giorno per giorno sul tema dei tempi semaforici per gestire il traffico che sta prendendo altre direzioni. La prima contromisura va proprio in questo senso: l’adotteremo nei prossimi giorni, anche in funzione delle evidenze di queste ore».
E com’era nelle previsioni lunedì 14 aprile al pomeriggio si è intensificato anche il traffico in via dei Caniana e in via San Tomaso de’ Calvi, altra alternativa per uscire dalla città senza passare dal ponte di via San Bernardino. Una lunga coda si è formata al semaforo, che in alcuni momenti arrivava fino alle vie Sicilia e Sardegna. «Un altro tema – prosegue Berlanda – è quello di proteggere le vie interne». Il temuto congestionamento in via Moroni, almeno nella giornata di ieri, non c’è stato: venerdì scorso la strada è tornata quasi tutta a doppio senso (tranne l’ultimo tratto, da via Promessi Sposi a via Grumellina, dove però si procede sempre verso sud). Il cantiere dell’e-Brt è ancora attivo, ma non intralcia più la sede stradale. Al termine di una giornata pesantissima, che ha visto impegnati per quasi tutta la giornata gli agenti della Polizia locale agli incroci più trafficati, la buona notizia (si fa per dire), è che da giovedì 17 aprile, con la chiusura delle scuole, il traffico tornerà ad alleggerirsi per un paio di settimane, per effetto delle vacanze pasquali e i ponti del 25 Aprile e 1° Maggio.
Nel frattempo l’amministrazione comunale sta pensando a come rendere il cantiere di Rfi il meno impattante possibile, non soltanto con gli interventi annunciati per i prossimi giorni, ma anche per quando – tra la fine maggio e i primi di giugno – i lavori ai sottoservizi saranno conclusi e il ponte di via San Bernardino chiuderà anche al traffico diretto in centro.
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