Una Supercoppa giocata con la consapevolezza delle grandi squadre: la match analysis di Real Madrid-Atalanta

info_dati. L’analisi di Gianluca Besana della Supercoppa Europea tra Real Madrid e Atalanta

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L’ Atalanta ha iniziato ufficialmente la stagione 2024/25 nella serata di mercoledì 14 agosto, allo stadio Nazionale di Varsavia, affrontando il Real Madrid di Carlo Ancelotti. In palio c’era il primo trofeo stagionale, quella Supercoppa Europea che l’Atalanta ha potuto contendere ai vincitori della Champions, avendo vinto nella passata stagione l’Europa League. I nerazzurri ci sono però arrivati in una situazione problematica, che li ha visti passare per le deludenti amichevoli estive, l’infortunio di Scamacca, le indisponibilità varie per infortuni o problemi legati al mercato, le scie di polemiche legate alla cessione di Koopmeiners e, quindi, con i titolari contati. Gasperini e i suoi ragazzi hanno dovuto fare quadrato per affrontare i galacticos, la miglior formazione al mondo per distacco sulle antagoniste. Le speranze di alzare al cielo la Supercoppa erano davvero poche e l’impresa sarebbe stata titanica anche se Gasperini avesse avuto l’intero gruppo dei titolari a disposizione: prima del fischio d’inizio si pensava che la priorità fosse onorare la sfida e non fare passerella. La squadra di Gasperini ha in realtà saputo fare di meglio, giocando un primo tempo dove è stata superiore alla formazione di Ancelotti, pagando dazio (leggi mancanza di sostituti all’altezza) solo nella ripresa, dove il calo dei nerazzurri si è avvertito in maniera sensibile dal 55° minuto in poi.