Troppe spese postali per le multe: dal Comune di Bergamo Pec gratuita a chi ancora non ce l’ha

I COSTI. L’invio di sanzioni e tributi pesa sul bilancio di Palazzo Frizzoni per 2,5 milioni. L’assessore Angeloni: «Già 10mila con la posta certificata, ma serve allargare la platea».

Più Pec (gratis) per tutti. L’assessore Giacomo Angeloni - per la terza volta al timone dell’Innovazione - spinge sulla digitalizzazione di Palafrizzoni. In particolare rafforza la campagna «Il Comune ti fa la Pec», per incentivare, da parte dei cittadini, l’uso della Posta elettronica certificata. Una questione di comodità e velocità dei servizi, ma soprattutto di risparmio, per il portafoglio degli utenti e per le casse comunali. «L’obiettivo è abbattere le spese postali, per l’invio delle sanzioni e dei tributi: ogni anno pesano sul Bilancio del Comune per 2,5 milioni di euro. Non è più sostenibile. Ma la Pec è un vantaggio anche i cittadini che, oltre a beneficiare della semplificazione delle pratiche, possono risparmiare dai 5,50 ai 7 euro per ogni notifica», non usa giri di parole l’assessore Angeloni, che sfodera i numeri.

I dati

«Con la campagna dell’anno scorso – fa un primo bilancio – abbiamo raggiunto circa 2.365 cittadini, a cui abbiamo fatto la Pec gratuitamente. Se si aggiunge un altro 13-14% di persone che avevano già il domicilio digitale perché iscritti a un Albo-Ordine professionale, o per altri motivi, possiamo stimare che i residenti della città che hanno una Pec sono circa 10mila». Un numero ragguardevole, ma la platea si può ampliare ancora ed è l’obiettivo di Palafrizzoni.

La nuova campagna del Comune

L’assessore annuncia infatti l’avvio della «fase due» della campagna informativa, che mira a raggiungere più cittadini possibili. Due le linee d’azione. «Innanzitutto invieremo a tappeto una mail a tutti i residenti già “noti”, perché hanno attivato online il pagamento di un tributo (ad esempio Tari, mense o iscrizioni scolastiche), per avvisare che c’è questa opportunità. Ma procederemo anche in un modo più “tradizionale”, con un volantinaggio, per raggiungere le persone meno “tecnologiche”». Lo scopo è comunque lo stesso: «Informare dei vantaggi della Pec, che fa risparmiare soldi e tempo». L’iscrizione (gratuita) sarà sulla piattaforma Inad (Indice nazionale domicili digitali.

Angeloni: «L’obiettivo è abbattere le spese postali, per l’invio delle sanzioni e dei tributi: ogni anno pesano sul Bilancio del Comune per 2,5 milioni di euro. Non è più sostenibile. Ma la Pec è un vantaggio anche i cittadini che, oltre a beneficiare della semplificazione delle pratiche, possono risparmiare dai 5,50 ai 7 euro per ogni notifica».

«Una sorta di anagrafe, dove viene inserita la Pec e dove poi si riceveranno le comunicazioni. Chi è iscritto a un Ordine professionale è già automaticamente su questa piattaforma, per gli altri che aderiranno provvederà il Comune».

Risparmio di tempo e di denaro per il cittadino

«Regaleremo la Pec anche a tutti i dipendenti comunali, compresi quelli non residenti in città»

Per il cittadino è una semplificazione: «Risparmia tempo e non deve girare per gli uffici per ritirare una raccomandata o gli atti giudiziari. Significa anche poter prendere visione della comunicazione in qualsiasi momento e luogo, una minore necessità di stampare con un risparmio di carta, permette di velocizzare le procedure». Il Comune ha previsto anche un’operazione «interna»: «Regaleremo la Pec anche a tutti i dipendenti comunali, compresi quelli non residenti in città». Nel panorama italiano solo Bergamo e Cesena stanno investendo sull’uso della Pec, ma al tavolo Innovazione dell’Anci si sta lavorando per sollecitare anche gli altri Comuni (compresi quelli bergamaschi) per «copiare» questa buona pratica.

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