Triduo dell’Assunta, mercoledì sera la Veglia di preghiera

Si conclude oggi, 14 agosto, nella basilica di Santa Maria Maggiore, il Triduo in preparazione alla solennità dell’Assunta, che ricorre domani (15 agosto) e vedrà l’intervento del Vescovo Francesco Beschi che presiederà la Messa solenne. La definizione dogmatica dell’Assunzione di Maria in anima e corpo in Cielo fu proclamata da Papa Pio XII l’1 novembre 1950 (Bolla «Munificentissimus Deus»).

Ultimo giorno del Triduo oggi, 14 agosto: questa sera, alle 21, Veglia di preghiera aperta all’intera città, presieduta da don Gilberto Sessantini, priore della basilica. «Questa Veglia – sottolinea il priore – è un Ufficio vigiliare che celebra l’Assunzione come Pasqua di Maria, mettendo così in piena luce l’intimo nesso che unisce la Pasqua di Cristo alla Pasqua del suo mistico Corpo, anticipata in Maria».

Come nel Sabato Santo, la Veglia si aprirà con la basilica avvolta completamente nel buio. Seguiranno il rito del Lucernario e il Preconio (annuncio solenne della solennità), durante il quale verranno accese sia le candele distribuite ai fedeli, sia tutte le luci della basilica. Si proseguirà con l’Ufficio delle letture e i Cantici vigiliari, per culminare con il canto del Vangelo, seguito dall’omelia e dall’inno solenne del «Te Deum».

Domani (15 agosto) ricorre la solennità della Madonna Assunta: alle 11 il Vescovo Francesco Beschi presiede la Concelebrazione eucaristica solenne con la partecipazione del Capitolo della Cattedrale, alla presenza delle autorità cittadine. Il servizio musicale sarà curato dalla Cappella musicale della Basilica diretta dal maestro Cristian Gentilini, con all’organo il maestro Roberto Mucci. In questa Messa, la Cappella musicale renderà omaggio al compositore Agostino Donini nel 150° anniversario della nascita (22 aprile 1874, Verolanuova), 49° maestro di cappella della basilica in due tornate: dal 1909 al 1923 e dal 1929 al 1934. La tradizionale Messa delle 12,15 viene sospesa. Alle 17,30 Rosario meditato, seguito dalla Messa celebrata dal priore.