L o sapete, ci piace andare in giro per il mondo a scoprire come viene vissuta la «nostra» Atalanta. C’è chi si appassiona e diventa tifoso e chi crea vere e proprie squadre nel nome della Dea. Abbiamo parlato, non molto tempo fa, di Atalanta Quipapá. Beh, rimaniamo in Brasile per parlare di Atalanta Slz. Ci troviamo a São Luís, capitale dello stato del Maranhão, nord-est del Brasile. La squadra Atalanta Slz è un progetto delle comunità intorno al quartiere di Recanto Olho d’água, nato per mano di Emanuele Bani, 48enne originario di Ghisalba, che vive in Brasile dal 2010 ed insegna geografia nelle scuole. Con lui collaborano anche la vicepresidente Roseane e gli altri soci fondatori Marcelo, Ranney, Diogo e Leo.
«Ho conosciuto questo posto perché qui viveva mio zio Ubaldo Civera, un frate cappuccino, dal 1950 - esordisce Emanuele -. Nel 2023, grazie all’aiuto di associazioni, imprese e tanti amici di Ghisalba, in modo particolare Luca Baron, un amico dal cuore grande il cui generoso contributo ci ha permesso di cominciare, ho fondato, insieme ad amici locali, l’associazione sportiva Atalanta Slz di cui sono il presidente oggi. Da sempre tifoso dell’Atalanta fin dalla nascita, grazie all’amore e alla passione del mio caro papà, ho deciso che era il momento di fare qualcosa per i tanti bambini e bambine che vivono in situazioni disagiate e che spesso devono abbandonare i propri sogni vivendo una vita di violenza e sofferenza. È stata la fusione tra la mia passione per l’Atalanta e le storie di vita che, tutti i giorni, sentivo a scuola. L’occasione è nata quando ho conosciuto Marcelo Fortaleza, collega di lavoro che ho scoperto tifoso dell’Atalanta già da molto tempo per via di un altro missionario bergamasco che ha vissuto qua (Frate Ernesto Merelli che, nel 1983, ha fondato una squadra locale chiamata Atalanta nella città di Tuntum). Marcelo non ha esitato a partecipare a questo nuovo progetto che vuole dare una speranza e un’opportunità ai nostri ragazzi che hanno tra i 6 e i 15 anni. Per adesso abbiamo poche risorse che si basano solo su aiuti, ma vogliamo migliorare e regalare ancora più speranze ai tanti bambini e bambine di questo meraviglioso paese. Io e Marcelo portiamo avanti insieme le esperienze dei due frati bergamaschi».