Svincolo autostradale di Dalmine, varato il nuovo cavalcavia - Foto e video

IL CANTIERE. Eseguite nella notte tra lunedì 2 settembre e martedì 3 le complesse operazioni di varo del cavalcavia del nuovo svincolo di Dalmine, all’altezza del Centro commerciale «Le due Torri».

Un colosso di 425 tonnellate, lungo 50 metri e largo 20, composto da travi longitudinali collegate da traversi e controtraversi d’acciaio. Sono state eseguite nella notte tra lunedì 2 settembre e martedì 3 le complesse operazioni di varo del cavalcavia del nuovo svincolo autostradale di Dalmine. Il traffico sull’A4 è stato chiuso dalle 21 di lunedì alle 5 di martedì.

Si tratta di un ulteriore e importante passo in avanti del cantiere, aperto a giugno del 2023 e previsto in chiusura il prossimo dicembre. L’opera è stata trasportata dall’area di assiemaggio adiacente l’A4, attraverso idonei mezzi d’opera che l’hanno calata alla quota di progetto, sulle spalle in calcestruzzo già predisposte.

L’opera rientra nel potenziamento dello svincolo autostradale di Dalmine, dal costo complessivo di 25 milioni di euro. Ad assistere alle operazioni i sindaci di Dalmine e Stezzano, Francesco Bramano e Stefano Tangorra, l’assessore regionale Claudia Terzi e il direttore ingegneria e realizzazione per Aspi Luca Fontana.

Dalmine, nuovo cavalcavia A4: posato il «colosso». Video di BergamoTv

«Un tassello fondamentale»

«L’intervento di questa notte – ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi - è un passo importante per lo sviluppo del cantiere: si aggiunge un tassello fondamentale per terminare, nei tempi previsti, vale a dire fine 2024, l’adeguamento dello svincolo di Dalmine sulla A4. Da dalminese mi sento molto orgogliosa di vedere realizzata un’opera di cui si parlava da decenni e che Regione Lombardia ha testardamente voluto. La Regione ha giocato un ruolo fondamentale in questa partita, che sembrava non avere più corso: si è relazionata con gli enti interessati sino a raggiungere un progetto condiviso tra i comuni di Dalmine e Stezzano, ha accelerato l’iter di approvazione del progetto, i cui lavori sono stati affidati alla società Amplia Infrastructures controllata da Aspi. Mi congratulo inoltre per la gestione eccellente del cantiere a svincolo. Riqualificare questo svincolo significa rendere più sicura e fluida la viabilità della zona diminuendo così le code in ingresso e in uscita dall’autostrada ed efficientando anche la Tangenziale Sud di Bergamo. Questo progetto risulta integrato a quello della Bergamo – Treviglio, permettendo così in futuro la connessione tra A4 e IPB. Siamo in uno dei contesti a più alta densità industriale d’Europa e il livello del traffico è in costante aumento, con il nuovo assetto del casello ci aspettiamo ripercussioni positive nei collegamenti tra l’autostrada A4, l’asse interurbano e la viabilità locale, a beneficio delle nostre comunità e territorio».

Le operazioni

Le attività sono state realizzate da Amplia Infrastructures, società del Gruppo Autostrade per l’Italia ed effettuate grazie all’utilizzo di due piattaforme SPMT (trasportatori modulari semoventi) concepite appositamente per il trasporto di carichi eccezionali: il nuovo impalcato infatti ha una lunghezza complessiva di 50 metri, una larghezza di circa 20 metri e un peso totale di 425 tonnellate.

La struttura dell’impalcato è stata prima assemblata in un’area di cantiere dedicata, sollevata sulle due piattaforme a un’altezza di 5 metri da terra e infine trasportata nell’area di posizionamento definitiva. La movimentazione della struttura è stata effettuata a una velocità massima di 0.5 km/h da parte del convoglio che si è spostato verso la sua destinazione finale, percorrendo circa 80 metri una volta entrato sul sedime autostradale. Nella sua posizione finale è stato infine calato e posizionato sulle spalle completando così l’operazione che ha avuto una durata complessiva di circa 4 ore.

Terminate le operazioni di finitura, che verranno eseguite nelle prossime notti, prenderanno il via le ultime fasi progettuali al fine di consentire l’apertura funzionale al traffico dello svincolo entro la fine dell’anno come da cronoprogramma condiviso con istituzioni e territorio.

L’intero progetto di adeguamento dello svincolo di Dalmine prevede inoltre la realizzazione di due sottovia, la realizzazione di barriere acustiche fonoassorbenti per una lunghezza complessiva di circa 480 metri e di opere a verde.

Nuova configurazione

La riconfigurazione dello svincolo, definita grazie al costante confronto con le Istituzioni locali e con le strutture tecniche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rientra nel più ampio progetto di Autostrade per l’Italia per il potenziamento del tratto di A4 e migliorerà notevolmente la gestione dei flussi in uno dei contesti a più alta densità industriale in Italia e in Europa.

La nuova configurazione del nodo di Dalmine aumenterà infatti la permeabilità tra le infrastrutture stradali – A4 e Tangenziale – diversificando i flussi di traffico, con il duplice beneficio di accorciare i tempi di percorrenza e diminuire le interferenze con la viabilità ordinaria. La soluzione progettuale adottata risponde inoltre ai più moderni criteri di potenziamento infrastrutturale sostenibile, aumentando la capacità della rete e limitando al contempo il consumo di suolo e le emissioni di CO2.

«Con il varo del nuovo cavalcavia - ha affermato Luca Fontana, Direttore Ingegneria e Realizzazione di Autostrade per l’Italia - eseguito attingendo alle migliori e più moderne tecnologie di costruzione disponibili a livello globale – mettiamo le basi per il completamento, nei tempi annunciati, dei lavori di potenziamento dello svincolo di Dalmine, un crocevia di persone e merci fondamentale per il continuo sviluppo di questo territorio. Autostrade per l’Italia si conferma un partner solido e affidabile per le istituzioni e comunità del nostro paese».

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